Parte a San Pietro Magisano la IV edizione del Sila Festival
È ufficialmente partita ieri la IV edizione del Festival internazionale di cinema eco-ambientale, ideata dal produttore italo-americano Raffaele Alberto della Aurelia film Production Company. Hanno “sfilato” sul “Red carpet” (o come qualcuno ha rettificato, “Green carpet”, per la suggestiva cornice montana) di San Pietro Magisano ospiti d’eccezione: dal magistrato Nicola Gratteri all’artista Gigi Miseferi. L’evento, che ha trasformato San Pietro Magisano, in un vero e proprio “Art Village”, è andato in diretta streaming estendendo un “abbraccio” corale a tutti gli emigrati calabresi all’estero.
Atmosfera internazionale, insomma, quella respirata ieri sera a San Pietro Magisano, grazie al Festival del cinema. L’iniziativa proseguirà fino a giorno 5 settembre. Lo start è stato lanciato dopo le ore 18, alla presenza di amministratori delle realtà limitrofe (sindaci di Taverna; Sellia; consiglieri di Simeri Crichi), con i saluti istituzionali della vicepresidente dell’Associazione culturale Sila Festival onlus (nonché consigliere di Pentone, con delega alla cultura e al turismo) Giuditta Mattace e del presidente della Provincia Enzo Bruno. L’evento, infatti, conta il supporto di Regione, Provincia, comuni e numerose associazioni.
A rompere il ghiaccio è stato l’eclettico Gigi Miseferi. Formatosi al "Bagaglino" di Pier Francesco Pingitore, ad oggi è conduttore di una rubrica “un agente per amico” della trasmissione “Easy driver” in onda su Raiuno ed è impegnato in un tour con Pippo Franco, per la commedia musicale “Brancaleone e la sua armata. Il lato tragicomico dell’esistenza umana”.
Miseferi ha presentato la prima serata del Festival, invitando sul palco i primi ospiti: il libro “Vittime e ribelli” di Umberto Ursetta, moderato da Matilde Serlini (presidente AIM, Associazione Ispanista Mantovana), ha registrato l’intervento edificante del magistrato Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, che ha condiviso con il pubblico presente esperienze di vita. Il magistrato si è soffermato sul ruolo determinante (e distinto) della donna all’interno delle organizzazioni criminali, facendo un plauso all’excursus storico proposto con minuzia di particolari da Ursetta nel suo volume. Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, esposta la sua netta posizione contro la legalizzazione delle droghe, ha viceversa sottolineato l’importanza delle agenzie educative, scuola e famiglia, per poter efficacemente combattere il falso mito della cosiddetta “convenienza a delinquere”.
“È necessario – ha detto Gratteri- parlare ogni giorno con i propri figli, imparando ad essere meno egoisti come genitori, dedicando a loro tutto il tempo possibile: solo così possono essere trasmessi quei sani valori di onestà e generosità. Oggi, invece – ha osservato Gratteri-, i figli non sono più dei genitori, ma spesso e volentieri sono i “figli di internet”. La kermesse, arricchita dalla mostra fotografica “Mammalia Calabria” (dell’omonimo saggio di A. Lucifero) di Franco Scarpino, dopo un break veloce, ha visto il padron del Festival, nonché produttore di “Calibro 10” – Decalogo criminale (film che ha come protagonista Franco Nero), Raffaele Alberto, finalmente sul palco.
La IV edizione del Sila Festival, com’è noto, è dedicata a Beatrice Tallarico. La giovane operatrice socio-sanitaria è morta prematuramente a causa di una malattia rara nota come Sindrome di Waterhouse-Friderichsen. Per ricordare Beatrice è stato “allestito” uno spazio in sua memoria: è stato proiettato un servizio commovente sul suo dramma e Barbara Pullano ha letto dei versi (“Beatrice cara”) scritti da Franco Rotundo (zio di Beatrice). E così hanno preso posto sul palco anche i genitori di Beatrice (Rosetta e Franco), ai quali è andata una targa e un dipinto realizzato da Rosalba Montesano.
La prima serata del Sila Festival si è conclusa con l’intervista fatta da Miseferi al presidente di giuria, art director da “Oscar”, Claudio Cosentino, e proiezione della prima pellicola vincitrice per la sezione lungometraggi (Best Sila Movie). Il vincitore è originario di Istanbul e si chiama Ali Ilhan: ha trionfato con il film (con Claudia Cardinale) intitolato Being Italian With Signora Enrica”. L’idea della pellicola, a detta del regista, è stata “partorita” proprio durante un suo soggiorno in Italia, a Rimini. Per ora conosciamo il best sila movie, ma chi sarà il Best Docu Sila? Basta attendere ancora qualche ora e venire al Sila Festival.