Migliaia di persone alla IV edizione del Sila Festival
Il sipario è calato sulla ricca “quattro giorni” del Festival internazionale di cinema eco-ambientale, che si è tenuta con successo a San Pietro Magisano dal 2 al 5 settembre. Grazie alla diretta streaming, la kermesse itinerante ideata dal generoso produttore italo-americano Raffaele Alberto (della Aurelia film Production Company) ha portato la Calabria nel mondo. È entrata in punta di piedi e sano amore, passione radicata per la propria terra, nelle case di migliaia di persone. D’altronde lo staff del cavaliere Alberto non si è risparmiato, mettendoci anima e cuore in questa incantevole avventura: la vulcanica Giuditta Mattace, giovane avvocato, amministratrice di Pentone (con delega alla cultura e al turismo), e vicepresidente dell’Associazione culturale Sila Festival onlus, ha diretto magistralmente i lavori, senza lasciare nulla al caso. Con lei hanno fatto squadra il presidente di giuria, art director (creatore di mondi fantastici attraverso sofisticatissimi software) Claudio Cosentino, lo scenografo Giancarlo Budace e l’operatore Antonio Cefalì.
Solidarietà, spettacolo, sfilate, omaggio a mino reitano, cinema eco-ambientale, arte e tradizioni della terra d’origine sono stati gli inossidabili pilastri di questo magico tempio dell’arte cinematografica “eretto” a San Pietro Magisano. Solidarietà, abbiamo detto. Tutti, nessuno escluso, nel corso delle numerose iniziative proposte in queste serate, hanno almeno per un attimo puntato lo sguardo verso il cielo. Verso Beatrice, l’angelo del Sila Festival. La IV edizione del Sila Festival è nata per Beatrice Tallarico: la scelta è ricaduta proprio su San Pietro Magisano per non dimenticare la giovane operatrice socio-sanitaria che è morta prematuramente a causa di una malattia rara nota come Sindrome di Waterhouse-Friderichsen. I genitori di Beatrice, Rosetta e Franco, hanno condiviso con garbo e compostezza l’ineffabile dolore, con l’auspicio di sradicare sin dalle fondamenta terribili malattie come queste.
Il “Green carpet”, come qualcuno lo ha definito nel corso della prima giornata, ha fotografato ospiti di portata nazionale e internazionale: dal magistrato Nicola Gratteri all’artista Gigi Miseferi; e ancora da Alma Manera e Beppe Convertini a Maria Pia Liotta. Ha calcato il palcoscenico di San Pietro un assortito parterre: Franco Scarpino con la sua “Mammalia Calabria” (dell’omonimo saggio di A. Lucifero); il magistrato Umberto Ursetta (“Vittime e ribelli”); Matilde Serlini, presidente AIM, Associazione Ispanista Mantovana; Barbara Pullano; il procuratore Erminio Amelio (autore de “L’incontro”); Teresa Garcea; Elia Panzarella; il giornalista Rai e La7 Francesco Brancatella, che ha presentato il documentario “L’anima nascosta” di Vittoria Camobreco; i Quarto Bra; Nino Melito Petrosino (con “Joe Petrosino. L’incorruttibile”); Olga Fotino, con la storia drammatica “Lhena”, che è stata presentata dal prof. Pietro Scorza; Antonio Panzarella (“La Calabria com’era. Fotografia e fotografi tra ‘800 e ‘900); Antonio Ludovico (“Protagonisti imperfetti”) per un incontro tra cinema e rock illustrato da Anna Puleo; il presidente della Provincia, Enzo Bruno; il vicesindaco di Magisano, Salvatore Tozzo.
Ma chi ha vinto la IV edizione del Sila Festival? Tre pellicole, una per categoria, sono state selezionate da una giuria di esperti (Davide Cosco, Nicola Galea, Matilde Serlini, Eugenio Attanasio, Domenico Levato ed Elio Panzarella). E così il best sila movie è andato a “Being Italian With Signora Enrica” di Ali Ilhan (con Claudia Cardinale); il Best docu Sila è “Libera Espressione” (free speech) di Manuele Mandolesi; si chiama “Cuerdas”, ed è di Pedro Solís García, il Best Sila short.
Ricordiamolo ancora una volta: la IV edizione del Sila Festival ha un solido gruppo alle spalle. Porta il patrocinio di Enti e Associazioni. Nasce in collaborazione con l’Associazione Culturale “Eschilo”, in partenariato con la Cineteca della Calabria, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e la Fondazione “Archivio Storico Fotografico della Calabria” e con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia e dei Comuni della Presila che hanno aderito al progetto (amministrazioni comunali di Magisano, Pentone, Sellia, Sorbo San Basile, Gimigliano, Taverna, Fossato, Albi). Il Festival si è appena concluso, ma la sua mancanza è a dir poco palpabile. In prospettiva il produttore di “Calibro 10” (film, che ha come protagonista Franco Nero, presentato nel febbraio del 2015, al TCL Ch6 Theaters di Hollywood), Raffaele Alberto, ha già riacceso i motori per la V edizione del Sila Festival. E se la location è ancora da definire, conosciamo il nome del direttore artistico: sarà Maria Pia Liotta.