Brevi di cronaca dal reggino, arresti e denunce dei carabinieri
Un 30enne, P.M.F. e una 18enne, M.V., entrambe rumeni e in Italia senza una fissa dimora, sono stati arrestati a Taurianova per furto aggravato dopo che, durante un controllo eseguito insieme all’Enel, sono stati sopresi ad alimentare abusivamente la loro roulotte con un collegamento alla rete elettrica pubblica.
A Ceramida, frazione di Bagnara Calabra, i Carabinieri hanno invece individuato, all’interno di un terreno demaniale, una piantagione di canapa indiana composta da 30 piante dell’altezza media di 2 metri ed irrigate con un tubo in gomma azionabile manualmente.
A Rizziconi due marocchini, A.A. e H.A., rispettivamente di 60 e 32 anni e già noti, sono finiti in manette furto poiché, in concorso tra loro ed in modo fraudolento, si sarebbero allacciati abusivamente alla rete pubblica alterando il consumo di energia della loro abitazione e delle pertinenze. Nei confronti del solo 32enne i militari hanno proceduto anche per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale dato che con violenza e minaccia avrebbe cercato di impedire ai tecnici dell’Enel di effettuare le verifiche.
A Bagnara Calabra, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto Y.A., 27enne marocchino residente nella frazione di Arghillà, per il reato di furto in abitazione. I militari, a seguito di una chiamata al 112, erano intervenuti in un’abitazione dove era stato da poco commesso un furto. Il malvivente, entrato da una finestra, aveva portato via una borsa contenente documenti ed effetti personali. Avviate le indagini, poco distante dal luogo è stato individuato il 27enne che tentava di allontanarsi e fermato è stato trovato ancora in possesso della refurtiva.
A Reggio Calabria sono stati poi arrestate due persone, V.G e R.C., rispettivamente di 29 e 30 anni ed entrambe di Villa San Giovanni. Sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente dopo che nel corso di una perquisizione domiciliare sono stati trovati in possesso rispettivamente, il primo di 18,5 grammi di marijuana, suddivisa in due involucri, un bilancino elettronico di precisione, materiale vario per il confezionamento e 90 euro in contanti ritenute provento dello spaccio; il secondo aveva 1,2 grammi di cocaina suddivisa in tre involucri, del materiale per confezionamento e la somma di 130 euro, anch’essa considerata come il guadagno dell’attività illecita.