33enne disoccupato si toglie la vita Platania. CasaPound: “troppa la rabbia”

Catanzaro Cronaca

Un uomo di 33 anni, A.R., si è suicidato nella sera di sabato scorso a Platania. L’uomo, che lascia la moglie e due bambini piccoli, si è ucciso impiccandosi ad una trave in un locale della sua abitazione, in una zona periferica di Platania. Il 33enne, disoccupato da mesi, era in cerca di un lavoro che non riusciva a trovare, probabilmente questa la ragione che lo ha spinto al gesto estremo. A scoprire il corpo senza vita dell’uomo è stata proprio la moglie non vedendolo rientrare in casa.

Dure affermazioni sono state rilasciate da Francesco Gigliotti, responsabile lametino di CasaPound Italia, che ha detto: “È tanta, troppa la rabbia nell’apprendere il tragico fatto di cronaca di un giovane disoccupato che a 33anni si è tolto la vita. Un suicidio dovuto all’impossibilità di avere il diritto di vivere la propria vita, negato dalla scellerata politica piddina che non tutela i propri cittadini”.

“Il diritto di ogni cittadino a vivere una vita dignitosa - spiega Gigliotti - dovrebbe essere il primo dovere di ogni Stato degno di essere chiamato tale. In Italia da un po’ di tempo non è più così. È assurdo come a pagare le spese di una politica nazionale e regionale scellerata siano sempre più i piccoli imprenditori o, come in questo caso, giovani senza un’occupazione privati di un futuro. Tutto ciò rappresenta un forte paradosso: mentre i nostri avi hanno dato la vita per i confini e per garantire i diritti fondamentali, oggi - prosegue - un governo servo, colluso con i grandi poteri sta affamando la popolazione, togliendoci ogni speranza”.

“Il governo nazionale - incalza Gigliotti - è succube delle politiche iperliberiste e turbocapitaliste dell’Ue, politiche che stanno affamando i popoli. Renzi e Oliverio preferiscono finanziare l’accoglienza anziché dare priorità agli italiani che intanto si suicidano. In una regione come la Calabria, con un tasso di disoccupazione molto elevato, bisognerebbe attuare politiche del lavoro e non all’accoglienza incontrollata. Nonostante ciò - continua Gigliotti - non dobbiamo arrenderci, dobbiamo continuare a lottare, uniti per riprenderci centimetro dopo centimetro questa nostra Nazione. Alla famiglia del povero ragazzo di Platania, - conclude - vanno le nostre più sentite condoglianze”.