Carcere Catanzaro: Sappe, si è suicidato un detenuto
Francesco Beniamino Cino, 66 anni, si è suicidato ieri nel carcere di Catanzaro. L'uomo, che nel giugno scorso ha ucciso i consuoceri e ferito la nuora a San Vincenzo La Costa, nel cosentino, si sarebbe tolto la vita impiccandosi nella sua cella. Nelle settimane scorse Cino era stato sottoposto ad un intervento chirurgico a causa delle sue precarie condizioni di salute. I difensori dell'uomo hanno preannunciato l'intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica.
“Oggi un detenuto italiano si è suicidato nel carcere di Catanzaro. Il corpo dell'uomo e' stato trovato dall'agente di polizia penitenziaria in servizio nella sezione detentiva. Per l'uomo, purtroppo, non c'è stato niente da fare, nonostante l'intervento dell'agente”. Lo ha affermato ieri Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. “All'interno della sezione detentiva c'era un solo poliziotto penitenziario, a causa della grave carenza di personale. A Catanzaro, come in molti altri istituti d'Italia - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale - gli agenti sono costretti a fare anche tre turni di servizio consecutivi, soprattutto nel periodo estivo, per garantire i turni di ferie a tutto il personale. Gli eventi critici (suicidi, tentativi di suicidi, aggressioni e gesti di auto ed eterolesionismo) nei 206 istituti italiani sono, in media, circa 200 al giorno. L'uomo suicidatosi a Catanzaro era detenuto nella sezione media sicurezza. Dobbiamo ricordare, inoltre, che a Catanzaro esiste anche una sezione in cui sono ristretti circa 50 terroristi, dove sarebbe richiesto l'impiego di un maggior numero di agenti”.