Maxi sequestro di droga: in una mega villa ritrovati 12 Kg di marijuana
Nel pomeriggio di sabato scorso i carabinieri di Crotone hanno arrestato un 48enne pregiudicato, Antonio Ciccopiedi, accusato di coltivazione, produzione e detenzione di stupefacenti.
I militari da tempo avevano ricevuto segnalazioni su degli strani movimenti in una mega villa in via Temesa, una delle stradine isolate che collegano al lungomare cittadino di via Magna Grecia. Sabato pomeriggio così hanno deciso di eseguire un sopralluogo alla villa composta da quattro piani e con un grande giardino.
Già da una prima occhiata esterna sono stati visti due cani pitbull, uno dei quali legato ad una catena, e alcune piante di canapa indica che sporgevano da uno dei balconi.
Nonostante i tentativi di suonare al campanello, nulla faceva però immaginare che all’interno dell’immobile, in stato di abbandono e di degrado, vi fosse in quel momento qualcuno. I militari si sono così appostati all’inizio della stradina che conduce alla villa, mentre alcuni dei loro colleghi provavano a cercare il proprietario dell’immobile, una vecchia conoscenza dell’Arma, nei luoghi e nei locali dove erano soliti notarlo.
Non avendolo trovato, gli investigatori sono ritornati alla casa dove si sono accorti però che il pitbull dapprima legato era ora libero e ringhiava davanti al cancello e, soprattutto, che erano sparite le piantine dal davanzale del balcone.
È scattato così il blitz: si è cercato di rendere innocuo il pitbull, messo a guardia, mentre un’altra squadra di Carabinieri ha ispezionato il giardino, e altri si sono recati alla porta d’ingresso. Nonostante i numerosi tentativi di suonare nessuno ha risposto al campanello sebbene ci si è accorti del movimento sospetto di una tenda di una delle finestre al primo piano.
Dopo pochi istanti i militari hanno sfondato la porta e fatto irruzione nella grande villa, composta da dieci ambienti diversi per piano. Al quarto ed ultimo di questi è stato trovato Ciccopiedi insieme alla compagna ed una bambina di 5 anni. L’uomo ha affermato di non aver sentito niente e protestato contro quello che ha definito un abuso da parte dei militari.
Intanto, però, su due balconi sono stati ritrovati 70 vasi con un fusto reciso da poco, riconducibili per gli investigatori a piante di canapa indica, insieme ad un sistema di irrigazione “a gocciolatoio” perfettamente funzionante; stessa scena in un angolo del giardino dove sono stati ritrovati altri 30 vasi, sempre contenenti dei fusti di canapa appena recisi. Anche qui vi era un sistema di irrigazione artigianale ma assolutamente funzionante.
Un’operazione resa difficoltosa dall’abbondante pioggia che intanto stava cadendo sulla zona ma che per i militari è stata benvenuta dato che nel fango che si era formato sono state notate delle tracce di calpestio freschissime che portavano ad un muretto che divide la proprietà con il terreno confinante o, meglio, sottostante visto che le ville in quella zona collinare sono costruite una sopra l’altra.
Qui è spuntata una scala in alluminio poggiata al piano sottostante in un’altra proprietà ed utilizzata per scendere. Attraverso un camminamento tra la vegetazione incolta si è giunti, seguendo le orme, ad un rustico in fase di ristrutturazione dentro al quale, nascoste dietro un tavolaccio in legno, vi erano sei buste strapiene di foglie di marjuana.
In una di queste vi era anche una confezione di tabacco, ma con dentro semi di pianta di canapa, e della stessa marca di un'altra busta trovata sul comodino della camera da letto dell’uomo. Nell’abitazione, inoltre, 105 bulbi per “ospitare” semi per la coltivazione di piante.
Troppi elementi che hanno fatto ritenere ai carabinieri che Ciccopiedi fosse il responsabile della coltivazione e anche del tentativo di nascondere il raccolto illegale. Per lui sono pertanto scattate le manette.
Dal quantitativo di droga sequestrato è stato ipotizzato dai militari che si potessero ricavare almeno undicimila dosi, per un controvalore di non meno di 55mila Euro.
Oggi vi è stata la convalida della misura precautelare ed il 48enne è stato posto ai domiciliari. Ulteriori attività antidroga sono tutt’ora in corso tra Crotone ed Isola Capo Rizzuto.
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