Lettera aperta dell’ordine degli ingegneri al sindaco Pugliese

Crotone Attualità

"Illustrissimo signor sindaco, ci lasci utilizzare nuovamente lo strumento della lettera aperta, nelle more di una Sua convocazione, per discutere le problematiche della nostra città, strategicamente individuate nel Suo programma elettorale ed evidenziate e sottolineate nella nostra lettera aperta del 10 agosto scorso, nella quale, tra l’altro, mettevamo a disposizione le ns competenze e la nostra professionalità al servizio della città che da ormai più mesi Lei ha il compito di amministrare.

Il suggerimento che forse era meno palese, ma implicito nella ns disponibilità, era quello di creare sinergie, mettere a sistema tutte le forze, le idee e le proposte, al fine di fornire le professionalità indispensabili per raggiungere gli importanti obiettivi per lo sviluppo del territorio". E' quanto scrive il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Crotone Vincenzo Mano.

"La disponibilità - continua la nota - che oggi Le rinnoviamo, tende a garantire un contributo che certamente riguarda le importanti emergenze di cui Lei si occupa quali ampliamento dello stadio, smaltimento dei rifiuti, depurazione delle acque; emergenze queste che appaiono palesi ed urgenti a tutti cittadini di Crotone, ma anche e soprattutto, per fornirle il nostro contributo su temi rilevanti per lo sviluppo della nostra città, cercando di cogliere le numerose opportunità che provengono dall’utilizzo di risorse diverse da quelle proprie comunali.

Ci spiace rilevare che eravamo stati facili profeti nel denunciare alcune lacune nell’Amministrazione, ipotizzando che le stesse avrebbero potuto avere serie ripercussioni sulla vita economica e sullo sviluppo della città e, per le quali, avevamo chiesto un’immediata, se non subitanea, risoluzione.

Appare evidente che al netto delle emergenze sopra richiamate e probabilmente con altre non evidenziate, lo sviluppo del nostro territorio non può prescindere dal completamento dei piani che giacciono nei competenti uffici comunali, ma soprattutto dall’avvio della programmazione per l’utilizzo delle risorse dei fondi POR 2014-20, per la quale occorre non perdere altro tempo ed attivarsi subito nel “prenotare” opportunità e risorse per il territorio. Ci rammarica ancora constatare che il settore che funge da traino a questa attività, urbanistica e programmi complessi, è privo sia della guida politica, cioè dell’assessore, ma anche e soprattutto del dirigente, ed in tali condizioni non si può, ahimè, fare altro che rincorrere le scadenze, trascurando una strategia di sviluppo intelligente del nostro territorio e, come è noto, qualunque programmazione, non può prescindere da una conoscenza di dettaglio del ciclo di programmazione che si sta chiudendo.

Proprio per questa condizione di assenza di continuità amministrativa, il contributo degli Ordini assume importante rilevanza per essere stati attori del ciclo di programmazione in via di chiusura.

Un nostro contributo avrebbe potuto avere, ad esempio, un ruolo importante nella presentazione dei progetti relativi al “Bando per la presentazione di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” per il quale il comune di Crotone ha partecipato approvando la delibera di giunta n. 213, del 25 agosto u.s.

Come già appare dal titolo, il bando propone, ambiziosamente, alle città ”programmi straordinari“ potenziamento dei servizi, della sicurezza, della mobilità sostenibile, un adeguamento delle infrastrutture sul miglioramento della qualità del decoro urbano… solo per citarne qualcuno.

Entrando nel merito (e ne abbiamo le competenze), invece essa si traduce nella semplice ristrutturazione di un fabbricato nel quartiere di Fondo Gesù, nel recupero e riconversione di un edificio dello stesso quartiere in centro sociale, (intervento non originale del progetto che si presenta ma già previsto nel PRU Fondo Gesù finanziato dalla Regione Calabria) e infine nell’edificazione di un nuovo palazzo su cui risistemare, tra gli altri, anche alcuni nuclei familiari che occupano abusivamente, ormai da anni, palazzo Caloiro nel centro storico.

In particolare il nuovo edificio che si va a prevedere, va ad occupare uno dei pochi spazi liberi presenti nel quartiere Fondo Gesù affianco la scuola materna, che probabilmente avrebbe meritato una più idonea ed opportuna sistemazione ad area verde, dove poter creare spazi per il gioco e la socializzazione sia dei bambini dell’adiacente scuola, ma anche degli abitanti di questo quartiere, straordinariamente privo di punti di aggregazione, aumentando il già insostenibile carico urbanistico della zona.

È evidente che il progetto per così come è stato formulato, oltre che aggravare problematiche urbanistiche già notevolmente critiche, ha anche scarse possibilità di essere positivamente valutato ai fini del finanziamento, non avendo, a nostro avviso, centrato gli obiettivi chiave enunciati dal bando.

Inoltre, mentre il bando prevedeva la possibilità di presentare progetti per 18 mln di euro, la delibera individua interventi per solo 5mln, di cui 1,358 a carico del Comune e nessuna compartecipazione di privati. Resta, dunque, da recriminare su i 13 mln di euro di risorse di cui nemmeno si prova ad immaginare la possibilità di impiego, limitandosi a progettare interventi puntuali che non si traducono in programma mancando la visione d’insieme della città e della sue problematiche e rinunciando anche alla programmazione della quota del 5% da destinare alla predisposizione di nuovi piani urbanistici di mobilità e fattibilità, e-governament e marketing territoriale previsti nello stesso bando nel punto 5 dell’art. 4.

Senza guardare molto lontano, la città capoluogo Catanzaro ha partecipato al suddetto bando, emanando una delibera di 30 mln di euro, con 17 mln di capitale privato in compartecipazione con soggetti privati, così come stabilisce il bando, coinvolti mediante avvisi e procedure di evidenza pubblica su settori delicati come quello sportivo, socio–sanitario e dell’inclusione sociale.

Nel contempo i progetti pubblici hanno riguardato infrastrutture, strutture sportive e scolastiche, aree verdi, piste ciclabili nell’intera periferia della città capoluogo, che verrà connessa con il centro attraverso una serie di interventi di recupero infrastrutturale e sociale. Pubblico-privato quindi, integrandosi, realizzeranno una vera opera di riqualificazione urbana.

Emerge la mancanza di alcuna ambizione di sviluppo e risulta deficitaria la compartecipazione dei privati, che avrebbero potuto, se coinvolti, avere un effetto moltiplicatore sugli investimenti pubblici.

È mancato il coinvolgimento degli Ordini professionali, delle associazione di quartiere degli stakeholders, cioè dei portatori di interessi che avrebbero fornito sicuramente un valore aggiunto.

Rinnoviamo - conclude Mano - pertanto, la nostra disponibilità ad un confronto costruttivo con l’Amministrazione sui temi di nostro interesse e La sollecitiamo, nuovamente, a completare la squadra amministrativa per avere piena operatività, e progettare un percorso comune, con uno sforzo complessivo e sinergico, che abbia come obiettivo lo sviluppo ed il benessere della ns città".

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