In migliaia al Parco della Biodiversità per James Senese e Napoli Centrale
Funk, blues, venature jazz, e tanto mediterraneo, tanta Napoli nelle melodie, nelle storie raccontate; vita, lavoro, lotte quotidiane per la sopravvivenza, amore, fede. E anche nella quarta giornata della edizione numero X della manifestazione “Settembre al Parco – NatrurArt”, organizzata dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro per valorizzare la splendida struttura naturalistica e culturale cuore pulsante del Capoluogo, si balla nella spianata dell’Anfiteatro fino a tarda notte.
In migliaia al concerto di James Senese e Napoli Centrale, gruppo che ha saputo operare una vera fusione, creando un suono rispettoso della tradizione popolare, ma aperto a ogni forma di arricchimento strutturale, in grado di rendere il linguaggio proposto universalmente fruibile. L’esibizione di James Senese è stata aperta dalla performance di Attilio Novellino e Matteo Uggeri, artisti dell’Archivio italiano Paesaggi sonori che hanno campionato i suoni del “Parco della Bioversità Mediterranea” di Catanzaro dopo un’attenta raccolta di suoni durata tre giorni. Sul palco, introdotti dalla bravissima Rossella Galati, si susseguono a ritmo forsennato i brani dell’ultimo album “O’ sanghe” (Ala Bianca/Warner) uscito lo scorso aprile. E’ un nuovo orizzonte su cui si volge lo sguardo del sassofonista partenopeo, mai fermo due volte nello stesso posto.
Anche James Senese, cantante di razza della scuderia del promoter della EsseEmme Musica del patron Maurizio Senese, ha ricevuto il “Pitagora d’argento” realizzato dal maestro orafo Michele Affidato. E’ stato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, affiancato dal vice presidente Marziale Battaglia, dal consigliere provinciale Marco Polimeni e dalla direttrice del Parco, Rosetta Alberto, a consegnare al grande artista “un uomo del Sud, il simbolo della Magna Graecia”. Il presidente ha voluto, ancora una volta, ringraziare i collaboratori, lo staff, quanti “hanno reso possibile questa manifestazione – che vanta anche importanti sponsor come – Banco di Napoli, Web genesis vertical innovation e FederFarma Catanzaro - che vuole valorizzare il patrimonio culturale naturalistico di una struttura che appartiene a tutti. E per questo non mi stancherò mai di chiedere la vostra collaborazione: aiutateci a preservarlo . Prendetevi cura del Parco come se fosse cosa vostra, perché lo è. E’ il posto dove portate a giocare i vostri bambini, venite a fare sport, respirare, camminare tra le opere del Marca Open. Un privilegio che dobbiamo saper mantenere con senso civico e responsabilità. E le manifestazioni come Settembre al Parco ci aiutano a veicolare un messaggio importante: a Catanzaro, capoluogo della Calabria, c’è una struttura bellissima, patrimonio di tutti, che assieme custodiamo come un gioiello”.
James Senese è un artista che non ha bisogno di essere presentato. La sua musica, la sua storia personale, lo fanno per lui. In quasi cinquant’anni di musica ha attraversato trasversalmente la canzone leggera italiana, il funk-jazz, il grande cantautorato. E’ una leggenda vivente, colui il quale ha dato uno dei primi ingaggi all’indimenticabile Pino Daniele, con cui collaborerà ed avrà amicizia vera sino al suo ultimo giorno. In “O sanghe” c’è groove da vendere, come solo James sa. A settant’anni compiuti, James Senese si conferma come un artista senza tempo, con una riconoscibilità immediata ed un cuore intatto, che parla agli ultimi. Da poco è entrato nella band il batterista Agostino Marangolo, che va ad affiancare Senese (voce e sax), Ernesto Vitolo (tastiere), Gigi De Rienzo (basso).
E questa sera alle 22 la chiusura della kermesse con il concerto dei Nomadi sul palco di Settembre al Parco con l’album “Così sia - XXIV Tributo ad Augusto", un doppio live pubblicato quest’anno: venti canzoni più un inedito, "Così sia", interpretato dall’attuale formazione del gruppo. I brani dal vivo sono stati registrati a Novellara il 20 e 21 febbraio 2016, in occasione dell'ormai tradizionale raduno annuale della band con i suoi fan, diventati ormai una grande famiglia, raduno che diventa sempre una grande festa in memoria del fondatore Daolio, scomparso nel 1992.