Costantino (Filt-Cgil): “Sogas, ennesimo atto ritorsivo nei confronti dei lavoratori”
“E’ davvero incredibile quello che sta successo alla Sogas. Nel mentre il Consiglio di Amministrazione del 19 settembre decide di fatto di “liquidare” la società, il consigliere di amministrazione Giuseppe Basile non trova nulla di meglio da fare che firmare una lettera con la quale comunica al dipendente Gregorio Lia che “atteso che non sussistono mansioni apicali da affidarle ulteriormente, questa società non ravvisa la necessità di determinare in suo favore il c.d. assegno ad personam che pertanto da oggi è da intendersi non più erogabile”. Fuori da qualsiasi logica e norma contrattuale.” Lo rende noto Nino Costantino, Segretario generale Filt-CGIL Calabria.
“Ma la cosa grave – prosegue Costantino - è che gli amministratori della Sogas invece di recitare il “mea culpa” e buttarsi a capo chino per tentare di riparare gli squarci di una nave che sta affondando frustano a sangue i marinai che invece sono gli unici ad aver fatto il proprio dovere in questi anni e che rischiano adesso di pagare le responsabilità di una gestione scellerata, colpevole e nefasta. A tutto c’è un limite. Il Consigliere Basile, e tutto il consiglio di amministrazione, invece di continuare a perseguitare i lavoratori ed il sindacato dovrebbe spiegare alla collettività se sono stati decisi compensi per gli amministratori (visto le varie dichiarazioni sulla gratuità delle cariche), quando è stato deciso, chi ha votato contro (a noi risulta che solo il Comune di Reggio è stato contrario constatata la grave situazione di bilancio della società), a quanto ammontano i compensi e, soprattutto, perché non risultano nel sito istituzionale della società come espressamente richiesto dalla legge sulla trasparenza.”
“La Sogas è una società avvolta da una fitta nebbia – afferma il segretario - che non solo ha dimostrato una acclarata inefficienza amministrativa e gestionale ma soprattutto è la dimostrazione del disinteresse per un servizio pubblico essenziale per centinaia di migliaia di cittadini reggini e messinesi. Siamo dunque d’accordo, anche perché lo abbiamo sollecitato come sindacato, con la decisione del Comune di Reggio di avanzare nei confronti degli amministratori della Sogas una azione di responsabilità per i guasti in cui hanno colpevolmente portato la società e lo scalo dello Stretto. E c’è inoltre una pesante responsabilità politica della Provincia di Reggio Calabria e soprattutto del suo Presidente Raffa che, ancora incredibilmente aggrappato alla poltrona, porta il pesante fardello di un 67% di quote con le quali ha nominato, sostenuto e protetto una gestione amministrativa perversa e incapace".
"Ed è necessario - prosegue - spazzare via anche il paravento populista e demagogico dietro cui si copre il Presidente Raffa relativo al ripiano dei debiti: le risorse pubbliche non vanno sperperate ma vanno spese bene nell’interesse della collettività. Tutto il contrario di quello che è avvenuto. Adesso bisogna salvare il salvabile, è necessario che l’aeroporto dello Stretto sia protetto. Alla Regione Calabria chiediamo di rendere concrete le dichiarazioni sul “cambiamento” fatte dal Presidente Oliverio e di esercitare anch’essa azione risarcitoria; al Comune di Reggio di attivarsi presso il Ministero dei trasporti per costruire un percorso diverso anche in considerazione del bando Enac per la concessione trentennale. E la prima azione risarcitoria che chiediamo – conclude Costantino - è che i responsabili di questo disastro amministrativo non abbiano più incarichi pubblici e su questo presteremo il massimo di attenzione e di vigilanza.”