Aeroporto Reggio. Filt Cgil: 59 licenziamenti? Vogliamo il Piano della Sacal
Per alcuni è il terzo, per altri il secondo, i più fortunati sono al primo: si parla del licenziamento con cui la curatela fallimentare, dopo il recente reintegro della precedente procedura di licenziamento, intima a tutti i 59 dipendenti della Sogas, società di gestione dell’aeroporto di Reggio Calabria, la definitiva cessazione del lavoro.
“E si badi bene senza preavviso pagato” sbottando dalle Segreteria Regionale e Provinciale della Filt Cgil sottolineando che nel frattempo andrebbe in scena quella che le Sigle definiscono come una “commedia dell’arte della politica calabrese e reggina. A Reggio – spiegano - si svolge un inutile Consiglio Comunale aperto, in cui l’unica richiesta del civico consesso è quella di avere un aeroporto senza alcuna strategia di sistema e senza neanche un ordine del giorno che chiedesse la tutela dei 59 lavoratori licenziati”.
“Quanto sono lontani i tempi di Pino Morabito, Leo Pangallo, Pino Comerci, Piero Battaglia, Falcomatà (Padre), Renato Meduri, Ciccio Franco, Dieni, Antonio Franco e tanti altri” chiosano dalla Filt-Cgil. “Si è visto mai un Consiglio Comunale che – di domandano - discute di una crisi industriale qualsiasi senza chiedere la tutela occupazionale? Mala tempora currunt avrebbe detto il vecchio Cicerone. Ma questi sono i tempi di una città Metropolitana inutile, senza capacità di proiettarsi nel futuro che bada ai piccoli interessi di personaggi politici senza spessore, con una maggioranza inetta e parolaia e con un’opposizione inconcludente”.
Secondo la Sigla, dunque, “in altri tempi quel consiglio comunale sarebbe stato il luogo democratico più alto della difesa del lavoro. Appunto, in altri tempi! Ma è anche la Regione Calabria che fa rabbrividire, abbiamo chiesto da quattro mesi ormai un incontro al Presidente della Giunta Regionale, il cosentino Mario Oliverio, per discutere del sistema aeroportuale calabrese (e quindi di Reggio) senza ricevere mai risposta. Glielo abbiamo chiesto direttamente, attraverso comunicati stampa, perfino attraverso il suo portavoce reggino Seby Romeo. Ma niente non lo vuole concedere. Perché?”.
La Filt Cgil informa che continuerà a chiedere il Piano industriale della Sacal, quello che – viene specidifcato - ha consentito alla società di ottenere la gestione dello scalo di Reggio Calabria per i prossimi trent’anni e che è stato presentato con numeri e dati precisi, adesso profondamente cambiato a danno e pregiudizio dei lavoratori. Ed è proprio su questa domanda che Oliverio è omertoso. Noi proseguiremo, per il momento, la nostra via anche giudiziaria. La tenacia come è noto non ci manca”.
Infine la sigla chiede al Prefetto Michele Di Bari di essere convocata per costruire una strategia di difesa del lavoro “con l’unica Istituzione che fino adesso ci ha dato qualche risposta", ribadisce la Filt.