Polizia Penitenziaria: Sappe, chiuso nucleo Aeroporto Lamezia
Dalle ore 14 di oggi e' stato chiuso il nucleo aeroportuale della polizia penitenziaria a Lametia Terme, con provvedimento a tempo indeterminato del dirigente del Provveditorato regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per la Calabria. Lo rende njto, con un comunicato stampa, il sindacato Sappe. "Si tratta di un'iniziativa gravissima - hanno dichiarato Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario regionale della Calabria, del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria - che non ha precedenti e lede l'immagine del Corpo di polizia penitenziaria ma, soprattutto, incide negativamente sull'organizzazione e la funzionalita' del servizio di polizia all'interno dell'aeroporto lametino. Il tutto sembra sia anche avvenuto senza alcun coordinamento con le altre Forze di polizia, alle quali dovrebbero essere trasferite tutte le competenze finora assolte dalla polizia penitenziaria.
Gia' questa sera ci sono 20 agenti di polizia penitenziaria che dovrebbero partire per delle traduzioni e non potranno effettuare tutte le operazioni di scarico delle armi, cosi' come previsto dalla legge, se non attraverso gli uffici delle altre Forze dell'ordine. Peraltro, non potra' essere garantito il servizio di supporto a tutte le autorita' penitenziarie che arriveranno in Calabria. Di questa iniziativa proprio ieri avevamo avvisato il provveditore regionale, il quale sembra non abbia voluto tenere in alcuna considerazione le nostre osservazioni".
Sulla questione èa intervenuto anche il segretario generale del sindacato, Donato Capece, il quale con una nota indirizzata al Ministro della Giustizia Angelino Alfano e al Capo del Dipartimento Franco Ionta, proprio questa mattina, ha chiesto la revoca del provvedimento di chiusura, evidenziando la necessita' "di procedere al piu' presto alla nomina di un dirigente generale in pianta stabile in Calabria e ad una riorganizzazione del provveditorato della stessa regione. Ci sono troppi dirigenti e funzionari che dovrebbero occuparsi esclusivamente degli istituti cui sono preposti, anziche' degli uffici del provveditorato calabrese".