False autocertificazioni per ottenere il gratuito patrocinio, denunciati in 29
26 persone sono state denunciate per aver prodotto delle autocertificazioni non veritiere ottenendo così il gratuito patrocinio, ovvero la possibilità di farsi assistere da un avvocato o da un consulente tecnico in processi penali, civili, amministrativi o tributari, senza ovviamente doverne pagare le spese di difesa e processuali.
I responsabili ora rischiano grosso: pene che vanno dalla reclusione, da uno a cinque anni, e multe che oscillano trai 300 e 1500 euro.
Sono stati i finanzieri di Melito Porto Salvo, nel reggino, a scoprire le false attestazioni durante alcuni controlli eseguiti nel settore delle uscite e della spesa pubblica. Le Fiamme Gialle hanno verificato 49 documenti presentati da altrettante persone allo scopo di ottenere il beneficio.
Sono state controllate tutte le informazioni riportare nelle autocertificazioni incrociandole con le banche dati del Corpo e con quelle di enti esterni tra cui l’Inps, l’Agenzia del Territorio, l’Anagrafe comunale, eccetera.
L’attività ha permesso così di verificare la veridicità o meno di quanto dichiarato facendo emergere le irregolarità: su 49 autocertificazioni esaminate, ben 26 sono infatti risultate non veritiere poiché non sarebbe stata indicata dagli interessati parte dei redditi percepiti che, se invece dichiarati, non avrebbero permesso di godere del benefico.