Irruzione in una casa d’appuntamenti, tenta di fuggire dal balcone: in manette due cinesi
Due cittadine di origine cinese sono state arrestate nella serata di ieri, 4 ottobre, dai Carabinieri di Vibo Marina, ai comandi del maresciallo Riccardo Astorina, con l’accusa di aver rilasciato false dichiarazioni sull’identità durante un controllo volto al contrasto della prostituzione.
L’azione dei militari aveva avuto inizio già nel pomeriggio con un servizio di osservazione di un’abitazione nella quale, in base ad una segnalazione anonima e confermata poi da un annuncio apparso su un sito internet di incontri per adulti (dal titolo “solo per pochi giorni sensuale e appetitosa orientale" seguito dal numero di telefonico) si sarebbero dovuti consumare rapporti sessuali a pagamento.
Conferma su quanto accadeva all’interno dell’appartamento è stata poi fornita agli uomini delle forze dell’ordine anche da due clienti fermati, i quali hanno testimoniato dell’avvenuta consumazione con relativo pagamento. I carabinieri hanno pertanto deciso di procedere al controllo di quanti si trovavano nell’abitazione.
Nonostante la resistenza delle due occupanti, una delle quali ha persino tentato la fuga attraverso un balcone, i carabinieri sono riusciti ad entrare e a fermare le due donne e un cliente. Alla richiesta di esibire i documenti le cinesi dichiaravano inizialmente di non averli fornendo delle generalità. Successivamente in seguito al controllo dell’appartamento i carabinieri sono riusciti a ritrovare un borsello contenente del denaro, due telefonini e i passaporti delle ragazze dai quali si evinceva che i dati forniti in precedenza non corrispondevano con quelli sui documenti; quindi, terminate le attività di identificazione, le due donne venivano dichiarate in stato di arresto.