Il TF Leggere&Scrivere fa tappa a Serra con due iniziative

Vibo Valentia Attualità

Farà tappa anche a Serra San Bruno il Tropea Festival Leggere&Scrivere, festival dedicato al tema della lettura e scrittura in epoca digitale.

Tramite un accordo siglato con il Sistema bibliotecario vibonese, infatti, l'ente guidato dal sindaco, Luigi Tassone, è entrato a far parte a pieno titolo nel circuito culturale promosso dalla rassegna. Per l'occasione, nella giornata di sabato prossimo, 8 ottobre, sono in programma due appuntamenti di grande spessore, che vedranno entrambi come teatro il salone di palazzo Chimirri: il primo, alle ore 11, sarà caratterizzato dalla presentazione del libro di Michele D'Ignazio dal titolo “Pacunaímba. L’avventuroso viaggio di Santo Emanuele” (Rizzoli, 2016). All'incontro – oltre all'autore - prenderanno parte i ragazzi frequentanti la classe quinta elementare e quelli della scuola media.

Alle 18, invece, ci sarà un'iniziativa incentrata sul giornalismo. Filippo Veltri e Arcangelo Badolati, con alle spalle una lunga esperienza sul campo, racconteranno il giornalismo nel tempo dei social e discuteranno con lo scrittore Mimmo Gangemi sul modo in cui la comunicazione condiziona la società e il territorio: la narrazione della Calabria e il tema connesso dell’informazione descrive la complessità di una regione fuori dai luoghi comuni e dagli stereotipi. Modererà l'incontro il giornalista Sergio Pelaia. A portare i saluti dell'amministrazione in entrambi gli eventi ci penserà il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone.

"Così facendo – ha affermato il principale inquilino di palazzo Carmelo Tucci – la nostra cittadina dimostra di porre al centro del proprio operato anche quello riguardante la cultura. Lo scopo, infatti, è proprio questo: promuovere la partecipazione dei cittadini alla lettura e al dibattito culturale, anche perchè un territorio come il nostro, dotato di grandi potenzialità, non può trascurare la cultura, che rappresenta sicuramente uno dei nostri punti di forza".

Grande partecipazione è stata registrata stamane al workshop con Roberto Giachetti sul referendum costituzionale del 4 dicembre. Giachetti, deputato PD e vicepresidente della Camera dei deputati, ospite nella penultima giornata del TF Leggere&Scrivere 2016 – l'evento culturale ideato dal Sistema Bibliotecario Vibonese –, ha spiegato le ragioni della riforma, che sarà oggetto di referendum il 4 dicembre, alla platea di studenti e interessati nello storico Palazzo Gagliardi di Vibo.

A discutere della riforma insieme al candidato a sindaco alle ultime elezioni comunali di Roma, presente Giuseppe Cricenti, consigliere della Corte di Cassazione, e Silvio Colloca. La consultazione del 4 dicembre di quest'anno chiama gli italiani ad approvare o respingere la riforma della Costituzione che porta il nome dell’attuale ministra Maria Elena Boschi, che ne è stata la promotrice insieme al governo di Renzi. La riforma si propone, tra le altre modifiche contenute in essa, di superare il bicameralismo perfetto che caratterizza l’assetto istituzionale italiano. Giachetti,spiegando in maniera decisa e chiara le ragioni del Sì, afferma che “Camera e Senato, al momento, fanno assolutamente la stessa cosa. Hanno le stesse funzioni e una forma assembleare come in Italia non c'è nessuna parte”.

Cricenti evidenzia, però, alcune criticità nella riforma che sarà sottoposta il 4 dicembre al giudizio dei cittadini, a partire dal titolo dei quesiti referendari: “Il titolo deve essere chiaro e descrittivo, ma non sugli effetti, su quello che il cittadino deve andare a votare”. Sull'elezione del nuovo Senato il consigliere della Cassazione sostiene che “invece di diventare un organo espressivo delle autonomie regionali e delle istituzioni locali rischia di rappresentare i partiti. Non si sa come saranno scelti poi i senatori”. Giachetti, forte dell'oratoria propria di un politico esperto, rincara la dose: “Il senato federale è necessario, lo stesso vale per l'eliminazione del Cnel (Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro, ndr). Inoltre sarà ridotto il quorum necessario per i referendum abrogativo: basterà che vada a votare il 50 per cento più uno dei votanti alle ultime elezioni politiche, non il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto. Ma il referendum del 4 dicembre aumenta il numero dei cittadini che propongono la consultazione: 800mila, e non 500mila”.

L'accesa discussione continua sull'elezione del Parlamento, Cricenti considera anche un punto critico il premio di maggioranza – previsto dall'Italicum – che verrà assegnato alla lista che ottiene il 40% dei voti. “Non parlo di deriva autocratica – continua il giudice –. Sono certo che Renzi e il deputato Giachetti hanno un grande senso della democrazia. Mi preoccupa se al potere va Grillo o Casaleggio”. Giachetti conclude che “se dovesse vincere un altro partito alle prossime elezioni politiche del 2018 ne prenderemo atto, il tema della governabilità è un valore che la politica doveva assumere”.