Aggredì cittadino romeno, si avvale della facoltà di non rispondere
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il quarantaduenne Mario Mongiardo, finito in manette per un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Catanzaro con l'accusa di lesioni personali gravi aggravate e violenza privata commessi ai danni di un cittadino di nazionalità romena. Mongiardo, residente a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, considerato un elemento di primo piano della criminalita' organizzata del soveratese, e' comparso oggi davanti al giudice Gabriella Reillo per l'interrogatorio di garanzia ma, assistito dall'avvocato Armodio Migali, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo l'impianto accusatorio, lo scorso mese di agosto, Mongiardo avrebbe obbligato il cittadino romeno che lavorava per lui come custode del suo gregge, a forzare e danneggiare le recinzioni dei terreni limitrofi. Ma i proprietari dei fondi avevano piu' volte richiamato il cittadino rumeno, invitandolo a non proseguire in questo comportamento. Il rumeno stanco di tale situazione aveva deciso di non lavorare piu' in quelle condizioni e aveva lasciato l'ovile, ma era stato notato per strada dallo stesso Mongiardo che lo spingeva nella sua auto e, rientrati nel podere, lo avrebbe picchiato selvaggiamente, fino a procurargli il perforamento del timpano. Inoltre, Mongiardo avrebbe sottratto al cittadino rumeno anche il portafogli contenente i documenti personali, minacciando il rumeno di morte.