Cassano. Iacobini: “perché Garofalo è stato cacciato?”
"Troppe chiacchiere ormai da tutte le parti: intervenga la commissione di accesso agli atti per fare chiarezza. Non bisogna avere paura di qualcosa che certifichi legalità e trasparenza. Il marasma generale che si è creato, i dubbi, le incertezze che gravitano ormai intorno al comune possono essere dissipati solo attraverso l’azione e l’intervento di un organo terzo super partes: ben venga la commissione di accesso agli atti se serve a fare chiarezza e a togliere la città di Cassano da questo forte imbarazzo. L’accesso agli atti potrà rimuovere ogni dubbio circa la spiacevole situazione che si è venuta a creare a Cassano”.
È quanto scrive Ivan Iacobini, del Gruppo Consiliare Iacobini Sindaco-Un nuovo Inizio Cassano Allo Ionio, in una nota in cui prosegue affermando che “Se Garofalo non c’entra, perché allora è stato cacciato? Perché gli viene chiesto di fare un passo indietro? O Garofalo non ha colpe, e allora non si comprende perché è stato rimosso, oppure se colpe – sia pur solo politiche – ci sono, Papasso non può tirarsi fuori cercando di nascondere il polverone sotto il tappeto. Anche perché la crisi nella maggioranza è aperta e la ferita è tutt’altro che chiusa: infatti, come è noto, in questi giorni si discuterà del ricorso promosso dallo stesso presidente del consiglio sfiduciato al Tar Calabria. E questo, la maggioranza fa finta di non saperlo”.
Per Iacoboni quello che ci sembra inaudito “è che alla fine la colpa sia sempre degli altri. Se una maggioranza va in crisi è per proprio demerito e non per azione dell’opposizione. Il presidente del consiglio sfiduciato è uomo della maggioranza sin dal 2012, essendo stato comprimario per la vittoria di Papasso stesso, consigliere comunale e assessore (dal 2102 al 2015) e, nella nuova consiliatura, presidente nel consiglio. Non capiamo perché oggi venga così rinnegato dal suo stesso gruppo o perché il sindaco si ostini a scaricare la colpa sull’opposizione”.
“In tal senso - aggiunge - apprezziamo l’iniziativa autonoma del Movimento 5 Stelle che, nel tentativo di dare risposte ad un territorio dove non hanno nemmeno rappresentanza politica a livello consiliare e regionale, hanno ritenuto opportuno promuovere una interrogazione parlamentare indice proprio del fatto che la buona politica non ha mai interessi nei luoghi dove agisce e non per i colori politici. Lo stesso valga per gli amici di Forza Italia che si stanno spendendo nella stessa direzione sia a livello locale che a livello nazionale. Il passaggio è qui fondamentale: il M5S non ha interessi diretti nella città di Cassano eppure ha sentito il dovere morale di intervenire e fare qualcosa per questa città. Evidentemente qualcosa non funziona come dovrebbe”.
Iacobini ricorda poi “a tutti i detrattori che attraverso la commissione d’accesso agli atti non si potrà che fare chiarezza: se sarà tutto in ordine saremo più soddisfatti, tranquilli e sereni. Ci farà solo piacere sapere che in comune tutto si è svolto, si svolge e si svolgerà secondo legalità. Certo è che se si sono verificate queste situazioni e si è arrivati a questo punto, qualche dubbio è legittimo nutrirlo.
Lo avevamo detto nei giorni scorsi quando la questione non era ancora così chiara: qualunque cosa sia successa, faremo in modo che venga alla luce e che la vicenda non si chiuda col semplice sacrificio di un capro espiatorio. Tutto questo, non deve servire per trovare colpevoli politici, bensì per dare alla città la chiarezza di cui ha bisogno".