Fondi disabili, Orsomarso a Roccisano: “Non attribuite sempre la responsabilità agli altri”
“Leggo e non con poco stupore, fermo restando il principio della responsabilità della continuità amministrativa, che l'assessore regionale con delega al Lavoro, Federica Roccisano, a distanza di due anni dell’insediamento del Governo Oliverio e a più di tre anni delle dimissioni di Giuseppe Scopelliti, torna a far uso come pratica usuale di certa politica, del vecchio vizio dell'attribuzione generica delle responsabilità altrui”.
Ad intervenire in merito ai fondi per disabili e studio, è il portavoce di Azione nazionale, Fausto Orsomarso, nel ruolo anche di consigliere regionale del Gruppo misto. “Sullo specifico punto delle risorse destinate a studenti e disabili - ha proseguito - risponderà il collega Salerno. Vorrei, però, stigmatizzare il solito atteggiamento in stile Oliverio, che, pare, oggi sia stato assorbito dall'assessora Roccisano con la quale, tra l’altro, rispetto ad una giunta anonima, ho avuto sempre un proficuo confronto".
"Ciò nonostante - aggiunge Orsomarso - non è accettabile a distanza di due anni pieni di Governo, che si continui ad avere lo sguardo rivolto sempre indietro e in direzione delle responsabilità politiche altrui. Il nostro consuntivo (Orsomarso è stato anche consigliere regionale nell’amministrazione regionale a guida Peppe Scopelliti), è quello lasciato ad aprile 2014, alla data delle dimissioni di Scopelliti. Dopo due anni, pur comprendendo il momento di confusione di questa maggioranza dilaniata e distratta dalle polemiche interne, mi pare di capire che Oliverio abbia campato solo sul lavoro di chi l’ha preceduto, a partire dall’inaugurazione della Cittadella, fino a finire al “battesimo”con tanto di fischietto del “trenino” di un’azienda che avevamo trovato esanime. Insomma, nulla di nuovo, almeno, rispetto all’abitudine dell’attuale governatore di distribuire colpe e appropriarsi dei meriti. E' quella cultura di Governo che a mio parere – conclude Fausto Orsomarso – Oliverio, malgrado annoveri un curriculum da nozze d'oro con le istituzioni, dimostra, purtroppo per la Calabria, di non avere”.