Sanità. Riduzione liste d’attesa, ci sono i fondi: dalla Regione oltre 22mln a Asp e Ao
La Regione Calabria assegna alle Aziende del servizio sanitario le risorse dello Stato destinate alla riduzione delle liste d’attesa. Il commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario, Roberto Occhiuto, tramite il Dipartimento regionale alla Salute e Welfare, e con il supporto del commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, ha infatti firmato un decreto, il n. 345, con cui ha destinato alle Aziende sanitarie e ospedaliere una somma complessiva che supera di poco i 20 milioni di euro.
Il governo delle liste di attesa – come spiega lo stesso ente - è uno degli obiettivi principali del sistema sanitario della Regione, soprattutto, in relazione all’effetto sullo stato di salute e sull’incremento dei costi a carico dei cittadini che decidono di ricorrere alle prestazioni a pagamento o fuori regione.
Pertanto, l’assegnazione di queste risorse mira a contribuire ad una riduzione significativa delle attese. Nello specifico le somme assegnate sono state così distribuite: oltre 4 milioni di euro vanno all’Asp di Cosenza; poco meni di 1,4 milioni a quella di Crotone; circa 2,3 milioni all’azienda sanitaria di Catanzaro; poco più di un milione a quella di Vibo Valentia; circa 3,9 milioni all’Asp di Reggio Calabria; più o meno 2,2 milioni all’Azienda ospedaliera di Cosenza; quasi 2,8 milioni all’Azienda ospedaliera Universitaria Dulbecco; e circa 2,2 milioni all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria.
Si è proceduto, poi, all’assegnazione di altre risorse per l’attività di recupero delle liste di attesa svolta nel corso degli anni 2022 e 2023 per le prestazioni non erogate durante il 2020 e il 2021 a causa della pandemia, con il seguente riparto: per l’Azienda ospedaliera di Cosenza sono stati previsti circa 664 mila euro, per l’Azienda ospedaliera Universitaria Dulbecco circa 357 mila euro e per l’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria oltre 1,2 milioni di euro.
Ora, le Aziende sanitarie provinciali ed ospedaliere del servizio sanitario regionale dovranno, entro trenta giorni, adottare un Piano operativo per l’abbattimento delle liste di attesa riguardanti le prestazioni chirurgiche, la specialistica ambulatoriale (prime visite e esami diagnostici) e gli screening oncologici (questi solo per le Asp) e approvare un cronoprogramma esecutivo di attività e di spesa.