Stato dell’arte a Reggio, grande partecipazione all’evento della Galleria Toma

Reggio Calabria Tempo Libero

Quale lo stato dell’arte a Reggio Calabria? Una domanda che meriterebbe una risposta complessa ed articolata in cui non basterebbero le colonne di un’intera pagina per dare un riscontro obiettivo a quello che da anni viene vissuto dai singoli operatori culturali della città. Nella giornata di sabato, all’interno dei locali dell’UniPegaso di via Giudecca, si è tenuto l’incontro “Lo stato dell’arte in città”. Un dibattito moderato dal giornalista Vincenzo Comi, organizzato in occasione della 12esima “Giornata del Contemporaneo” dalla Galleria d’Arte Toma, in cui si è avuto un confronto con i diversi attori del sistema dell’arte prima di inaugurare la personale “Scilla Genius loci” dell’artista di origini calabresi Alessandro Russo.

La mostra a cura di Marta Toma, nasce dalla collaborazione avviata con la Galleria Antonio Battaglia di Milano e potrà essere visitata fino al 19 novembre. A pochi passi dalla Galleria Toma, prima del classico taglio del nastro, si è tenuto un interessante dibattito sulla situazione artistica attuale in città.

“E’ un giorno particolare – spiega Marta Toma – Proviamo a fare il punto sull’arte contemporanea in città coinvolgendo artisti ed addetti ai lavori per vivere insieme un pomeriggio d’arte. Manca un confronto costante tra chi vive d’arte e la politica che deve rispondere alle esigenze dei cittadini al fine di raggiungere insieme obiettivi comuni”.

Dello stesso parere Angela Pellicanò della “Techne Contemporary Art Gallery” secondo cui “C’è un difetto di comunicazione. Gli artisti sono scollati dalla città perché non ci sono gli spazi adeguati per esprimersi. Ognuno cerca di recuperare piccoli spazi per farsi conoscere. La colpa è dei mediatori che non esistono. Ci vorrebbero interlocutori addetti alla cultura con cui potersi confrontare e che in occasioni come queste mancano sempre”.

Attento osservatore di ciò che accade in città, secondo il direttore editoriale di strill.it, Raffaele Mortelliti “In una comunità in cui l’arte non è una priorità bisogna chiedersi a catena come funziona il sistema delle responsabilità. La nostra è una realtà arretrata. Siamo lontani da tutti i circuiti soprattutto per problemi di natura economica. Avere oggi un accordo con una Galleria di Milano tuttavia ci fa capire che quella intrapresa da Marta Toma è la strada giusta tuttavia manca una regia. In sette anni di Tabularasa non ho mai visto un politico quindi non mi sorprendo se stasera la politica è assente”.

Infine il gallerista Antonio Battaglia di Milano ha portato la sua testimonianza. “Sono di origini calabresi e quindi ho un legame naturale con il territorio. Gli artisti reggini e meridionali hanno un calore che manca a noi milanesi tuttavia il mercato è a Milano e gli investimenti vengono fatti lì. La Calabria rimane comunque una zona in cui è possibile fare una interessantissima ricerca artistica da esportare”.