L’associazione Anassilaos alla manifestazione contro la violenza

Reggio Calabria Attualità

L’Associazione Culturale Anassilaos, la Sezione Femminile “Emanuela Loi” dello stesso Sodalizio e l’Anassilaos Giovani aderiscono alla manifestazione nazionale contro la violenza di genere indetta dalla Regione Calabria e che si terrà a Reggio Calabria il prossimo 21 ottobre. Di fronte al ripetersi di vicende che vedono sempre più spesso le donne al centro di efferati fatti di cronaca, quasi fossero oggetti e non persone, occorre – si legge in una comunicazione dell’Associazione reggina – una più nuova consapevolezza della gravità del fenomeno e un rinnovato impegno della società italiana che coinvolga tutti.

E’ evidente che si tratta di comportamenti, spesso frutto di atteggiamenti “maschilisti”, radicati talora all’interno della famiglia, che poi si estendono al mondo della scuola e alla società per combattere i quali occorre un radicale cambiamento di mentalità che deve investire necessariamente la cultura nei suoi più diversi aspetti e l’associazionismo culturale quale elemento costitutivo di un determinato territorio. Nello stesso tempo – prosegue la nota di Anassilaos – bisogna richiamare al senso di responsabilità i mass media (televisioni e giornali, quotidiani e periodici) e la stessa pubblicità perché spesso offrono, soprattutto ai giovani, modelli comportamentali errati. Non è più tollerabile lo strabismo di chi tuona contro la violenza di genere e il cosiddetto “femminicidio” e tollera spesso, all’interno di programmi che hanno un vasto seguito popolare, allo scopo di conquistare un po’ di audience in più, ammiccamenti o allusioni più o meno espliciti e volgari di carattere sessuale e pubblica, nel caso della carta stampata, immagini o vignette nelle quali la donna viene ridotta alla sua mera corporalità.

Grande anche la responsabilità – a parere di Anassilaos - della pubblicità, sia negli spot video che in quelli cartacei, nei quali troppo spesso la donna appare come un oggetto da comprare e consumare al pari del prodotto che si vuole reclamizzare. Un processo di “reificazione” che può essere considerato uno dei presupposti della violenza di genere.