Savuto: sigilli a 9 depuratori,14 denunciati: anche sindaci e tecnici comunali
Nove depuratori sequestrati e 14 persone denunciate. Questo l'esito dell'operazione "Isabel" eseguita dal Corpo Forestale dello Stato nel Cosentino.
L’attività ha riguardato, in particolare, lo stato di inquinamento del fiume Savuto (da cui prende il nome l’operazione: cioè da Isabella d'Aragona, deceduta nel 1271 attraversando lo stesso corso d’acqua). Il blitz, condotto dal Nucleo Investigativo del Corpo è stato coordinato dal Procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, e dall’Aggiunto Marisa Manzini.
I provvedimenti si riferiscono ai depuratori che scaricano nel fiume e che ricadono nei comuni di Carpanzano, Scigliano, Santo Stefano di Rogliano e, infine, Parenti dove, in quest’ultimo caso, sono stati apposti i sigilli a sei impianti.
Le investigazioni condotte in questi mesi e gli accertamenti preliminari svolti su tutti i depuratori hanno portato a contestare agli indagati, tra cui sindaci e tecnici comunali, i reati di gestione illecita di rifiuti, scarico di acque reflue sul suolo, danneggiamento e molestie.
Oltre al mancato funzionamento, si sarebbero accertate diverse irregolarità come la presenza in alcuni impianti di bypass che consentivano lo scarico nel fiume dei reflui non sottoposti al dovuto ciclo depurativo.
Nell'operazione di oggi sono stati impiegati 40 uomini e 9 pattuglie del comando provinciale di Cosenza. Nei prossimi giorni, con l’aiuto dei tecnici dell'Arpacal, continueranno le verifiche per verificare lo stato di inquinamento del Savuto e dei suoi affluenti.