Elezioni alla Provincia di Catanzaro, Ms-Ft: una macedonia di liste
Dopo l’elezione dei componenti del Consiglio provinciale di Catanzaro, svoltasi domenica scorsa, la sezione del capoluogo del Movimento Sociale Fiamma Tricolore ha definito, in un comunicato, le consultazioni come “la rappresentazione più evidente delle tante discrasie alla rappresentatività ed alla democrazia emanazione diretta dei governi golpisti di Napolitano e dei suoi sodali Monti e Renzi, in particolare la eliminazione del voto diretto ai cittadini ed il pericolo reale del fenomeno “dell’anatra zoppa”, laddove il potere esecutivo resta in testa al Presidente e la maggioranza legislativa ad una componente di segno opposto, con tanti saluti alla governabilità tanto glorificata, oltre al fenomeno, a noi finora sconosciuto, del subentro in corso d’opera di nuovi e diversi soggetti all’interno dei consessi elettivi, creando confusione all’interno degli stessi e variabilità delle relative composizioni e maggioranze. Tutti elementi che hanno più concreta visibilità nella legge di riforma del Senato oggetto del prossimo referendum”.
Il Movimento Sociale, poi, pone all’attenzione un secondo punto, quella che definisce “la macedonia davvero incredibile con cui sono state composte le liste col bel risultato che il Pd, la cui lista ha vinto le elezioni, non ha alcuna maggioranza definitiva in consiglio e che un partito, il Ncd, ha avuto eletti due suoi esponenti di cui uno nella cosiddetta lista di centrosinistra ed uno nella opposta lista di cosiddetto centrodestra”.
Terzo elemento, “ormai consuetudine dei commenti dopo ogni consultazione elettorale – sostengono ancora da Fiamma Tricolore - è quello delle dichiarazioni sul voto da cui sembrerebbe che hanno vinto tutti, mentre nella vita reale vince solo chi arriva primo o chi prende il maggior numero di voti. Certo noi del MSI-Ft - che non abbiamo partecipato a questo strano tipo di elezioni fatto per amministratori professionisti in pianta stabile, più concentrati sulla gestione del potere che impegnati a far prevalere il “bene comune”, ma che saremmo stati lieti di poter appoggiare la candidatura di qualche consigliere a noi vicino sa ne avessimo avuto l’opportunità - siamo contenti per un paio di amici che ce l’hanno fatta e per alcune persone perbene che sono state elette e, se non abbiamo certezze sui presunti vincitori, sappiamo benissimo “leggere” chi ha perso, in particolare Forza Italia – un solo eletto, ancor più grave se fosse vero quanto rivendicato dalla vicesegretaria regionale Wanda Ferro sul fatto che la lista è stata composta in gran parte ed è stata “trascinata” al risultato dai loro candidati – e l’ex vicesindaco di Borgia ed ormai ex consigliere provinciale Bruno che ha preso, in pochissimo tempo, il secondo “schiaffo” dalla sua concittadina e maggiore competitor Sacco”.