Msi-Ft: Abramo candidato a sindaco, “tanto tuonò che piovve”
“Visto i tempi e le premesse che hanno segnato la nascita dell’ennesima giunta Abramo, pensiamo che solo i più ottimisti possano pensare sia l’ultima di questa sindacatura, si può certamente parlare, se non di montagna che partorisce il topolino, di tanto tuonò che piovve. E, pure certamente, non si tratta di quella pioggia che disseta la Terra e ripulisce e purifica l’aria ma di quella pioggia acida e piena di molecole terrose che sporca e genera danni all’ambiente attorno”.
Così i militanti del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore di Catanzaro che, appresa della fumata bianca sulla nomination di Abramo a candidato a sindaco del capoluogo sarcasticamente hanno voluto augurare “sia a lui, ai partiti ed alle associazioni che hanno preso l’impegno di appoggiarlo - affermano - una sincera buona fortuna consci che è indubbio e noto a tutti che, partiti con il grande progetto di rimettere in piedi il cosiddetto centrodestra riportando al centro dell’azione la politica ed i partiti, che ne sono la più alta e completa espressione, si sono ritrovati a gestire – manuale Cencelli alla mano – una miscellanea indistinta ed incolore di gruppi più o meno organizzati uniti dalla comune derivazione da un Centro non meglio individuato che sa tanto di vecchia democrazia cristiana, con l’aggravante che qualcuno di detti gruppi è entrato a far parte dell’alleanza presentando credenziali autocertificate e probabilmente farlocche”.
“Una alleanza che - proseguono dal Ms-Ft - lungi dal potersi fregiare della definizione di centrodestra, ha quale unica aspirazione raggiungibile quella di essere di supporto alla ricandidatura, e non è nemmeno chiaro su quale versante, del sindaco uscente il che rende politicamente vani gli sforzi messi in campo, con una azione amministrativa che tutto sommato potremmo anche considerare, tra alti e bassi, sufficiente da parte del sindaco e da alcuni dei tanti soggetti che si sono susseguiti in giunta con lui nelle ormai innumerevoli giunte nominate e sciolte a ritmo continuo fino ad oggi”.
Per la Segreteria Cittadina “queste sono tutte cose che qualcuno può anche ritenere legittimamente siano buone e giuste ma che, certamente, non sono quelle prospettateci allorché siamo stati chiamati a partecipare, ed avevamo accettato di sederci, al tavolo di concertazione messo su negli scorsi mesi da Abramo e Tallini. Un tavolo i cui esiti non solo non ha convinto la Fiamma ma, evidentemente, nemmeno gli organismi direttivi di FdI e di NcS che, magari in maniera più soft, hanno analogamente ritenuto non aderire a questo cartello eterogeneo non sottoscrivendo il documento programmatico-amministrativo e rifiutando l’acritico appoggio ad Abramo, anche in relazione ad alcune scelte “anomale” che reiterano voci ed insinuazioni sugli approdi elettorali dei vari soggetti chiamati, anche nell’attuale giunta, ad amministrare la Città.”
“Ed allora è proprio a FdI ed a NcS che prioritariamente, assieme a quanti altri soggetti si richiamano ad una area politico-ideale incarnata in passato soprattutto dal MSI, che il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore si vuole appellare “per mettere in piedi un cartello alternativo che si richiami non ad una destra conservatrice e generica ma che incarni un’area Sociale e Rivoluzionaria che sia in grado di agire politicamente per la creazione di una alternativa ai poli che si ritengono dominanti sulla scena politica catanzarese, non precludendosi alcuno scenario terzopolista teso a sconvolgere logiche e potentati che ormai dovrebbero aver fatto il loro tempo in Città. Ed intanto – conclude la segreteria - proprio in tale ottica, noi missini catanzaresi continuiamo a mettere quotidianamente mattoncini alla costruzione di una lista in grado di rappresentare l’approdo di quanti vogliono voltare finalmente pagina andando oltre gli steccati ideologici per ridare finalmente voce ai cittadini in occasione della prossima tornata elettorale della prossima primavera e, nel contempo, riempia di concretezza il ruolo di capoluogo di regione che Catanzaro ha ormai necessità di esercitare al netto di pennacchi fuorvianti”.