Imprenditoria, saldo positivo e crescita allo 0.23%
Il secondo trimestre dell’anno, registra un saldo positivo di ben 7 unità ed un tasso di crescita dello 0,23%. Il saldo positivo è determinato dalla 41 iscrizioni a fronte di 34 cessazioni (non si registrano cancellazioni d’ufficio). Analizzando la forma giuridica, in termini assoluti il saldo positivo è da ascrivere alle società di capitali che con una sola unità in più, fanno registrare un tasso di sviluppo positivo pari allo 0,84% ed alle società di persone che fanno registrare un tasso di crescita positivo pari allo 0,29%. In aumento anche le ditte individuali, che registrano un saldo di +5 imprese ed un tasso di sviluppo positivo dello 0,20%. Stabili le altre forme, sostanzialmente società cooperative e consorzi, che non fanno registrare alcuna variazione nel saldo delle imprese.
“Come già analizzato per la demografia riguardante le imprese nel loro complesso, anche nel caso delle artigiane si assiste ad un fermento che determina la creazione di nuove aziende – è il commento del Presidente dell’Ente camerale Alfio Pugliese – Tuttavia, all’elevato numero di nuove attività imprenditoriali nate si contrappone il numero delle aziende cessate, generando un saldo positivo ma esiguo. Si ribadisce, dunque, la necessità di lavorare sul consolidamento, unica strategia che può portare le imprese artigiane a sopravvivere ma, al contempo, essere competitive”.
Il tessuto imprenditoriale artigiano della nostra provincia è rappresentato per l’84,2% da Ditte Individuali, a seguire, le società di persone (12,1% del totale); in aumento le società di capitali, che rappresentano il 4% delle imprese. Irrilevante la percentuale delle altre forme giuridiche. Il saldo positivo, seppure modesto (+7 imprese) è ascrivibile alle aziende dei comparti: Attività manifatturiere, Commercio e Attività dei servizi di alloggio e ristorazione che presentano tutte, un saldo positivo di 2 unità nel terzo trimestre dell’anno in corso, Trasporto e magazzinaggio e Agricoltura, silvicoltura pesca con un saldo positivo di 1 unità.
Saldi negativi, seppure estremamente contenuti si registrano nel Servizi di informazione e comunicazione, Attività professionali e scientifiche e Noleggio, agenzie di viaggi che perdono un’unità nel trimestre. Sostanzialmente stabili i restanti comparti. A prevalere sono le imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, nel 36,1% nelle costruzioni; il 25,4% degli imprenditori artigiani opera nel settore manifatturiero, l’11,9% in altre attività di servizi; il 9% nel commercio; il 6,4% si occupa di trasporto e immagazzinaggio; il 5,4% opera nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Esigua la percentuale degli altri settori.