Approvato il progetto esecutivo del ponte alla foce del Calopinace
È stato approvato il progetto esecutivo relativo all’intervento di realizzazione del ponte alla foce del Torrente Calopinace che collegherà il Lungomare Falcomatà al nuovo Parco Lineare Sud. Con l’approvazione del progetto esecutivo l’opera potrà andare adesso in gara per arrivare in tempi brevi all’avvio dei lavori, con l’obiettivo di far coincidere la consegna del nuovo ponte con la conclusione delle opere, attualmente in fase di realizzazione, del Parco Lineare Sud. Il progetto esecutivo del ponte prevede una spesa complessiva di quasi mezzo milione di euro, finanziata con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione Piano Nazionale per il Sud.
"Il ponte sul Calopinace ci consentirà di creare un’unica linea continua sul fronte mare cittadino dal Lido comunale fino alla foce del torrente Sant’Agata, unendo il nostro splendido Lungomare con la zona Sud della città. É un progetto strategico che cambierà completamente la geografia socioeconomica del comprensorio urbano, valorizzando un’area fino ad oggi considerata marginale rispetto ai classici circuiti turistici proposti" ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Falcomatà.
"Oltre la carreggiata stradale – ha aggiunto il primo Cittadino - il progetto del nuovo ponte di collegamento con il Parco Lineare Sud prevede un passaggio ciclabile e due marciapiedi a entrambi i lati della strada. Al termine dei lavori, sui quali vigileremo con attenzione, consegneremo ai cittadini un’unica linea di continuità su un tratto che nel complesso, unendo il Lungomare Falcomatà al Parco Lineare, supererà i cinque chilometri di passeggiata. L’obiettivo è quello di fornire un impulso decisivo allo sviluppo turistico del nostro territorio, consentendo attraverso le nuove importanti infrastrutture in corso di realizzazione, la nascita di nuove attività commerciali, servizi per la balneazione, lidi ed aree attrezzate anche nella zona sud della città".
£Storicamente - ha concluso il Sindaco Falcomatà - Reggio è una città sul mare, ma non una città di mare. Il nostro compito è quello di invertire questa tendenza, programmando un progetto di sviluppo strategico che punti al recupero concreto del rapporto tra la città ed il suo mare, abbattendo le barriere urbanistiche che ancora oggi insistono sulle nostre coste e che rappresentano un ostacolo alle infrastrutture, ai servizi ed alle attività da sviluppare soprattutto dal punto di vista turistico".