Una “multinazionale del crimine” che controllava il territorio, 18 arresti

Cosenza Cronaca

Una multinazionale del crimine che gestiva lo spaccio organizzato di cocaina e hashish, le estorsioni ai commercianti e imprenditori, arrivando persino ad “assegnare” gli alloggi popolari agli affiliati togliendoli ai legittimi assegnatari.


Così hanno descritto gli investigatori la potente cosca della ‘ndrangheta Cosentina dei “Rango-Zingari” contro cui, stamani all’alba, è scattata una vasta operazione antimafia che ha portato all’esecuzione di 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Dda.

Tra questi anche il presunto capo del clan, Maurizio Tango, 40enne già in carcere al 41 bis. Intercettazioni, pedinamenti, riprese e riscontri alle dichiarazioni di pentiti dello stesso clan avrebbero permesso agli investigatori di ricostruire tre anni di egemonia sul territorio, in particolare dal 2012 al 2015.

La cosca, secondo gli inquirenti, era riuscita anche ad imporsi attraverso attività apparentemente lecite, gestendo delle società di security che imponeva alle discoteche del posto, non esitando, in un caso, anche a pestare un gestore riottoso.

Sarebbe stata documentata anche l’espansione del clan verso la cittadina di Paola, subentrando alla cosca locale dei “Serpa”, annientata nel 2012 da un’altra operazione antimafia.

I provvedimenti eseguiti oggi nel corso dell’operazione che è stata denominata “Doomsday 2”, sono stati emessi su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, dall’ufficio del Gip del capoluogo: scaturiscono da esigenze cautelari conseguenti alla condanna degli arrestati, in primo grado, con la sentenza emessa dal Gup del tribunale di Catanzaro il 6 aprile scorso per gravi reati emersi nell’ambito della precedente attività d’indagine.

I fermi sono stati eseguiti dai militari del reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza in collaborazione con i velivoli dell’Ottavo nucleo elicotteri di Vibo Valentia. Le indagini sono state condotte e coordinate dal procuratore capo Nicola Gratteri, dagli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e del sostituto Pierpaolo Bruni.

I SOGGETTI SOTTOPOSTI AL PROVVEDIMENTO

Antonio Abbruzzese (41 anni); Gianluca Arlia (23); Gianluca Barone (43); Rocco Bevacqua (64); Celestino Bevilacqua, (55); Cosimo Bevilacqua (51); Danilo Bevilacqua (25); Leonardo Bevilacqua (35); Domenico Cafiero (41); Attilio Chianello (32); Francesco Ciancio (25); Giuseppe Esposito (63); Andrea Greco (40); Antonio Imbroinise (25); Luca Maddalena (30); Domenico Mignolo (29); Mario Perri (50); Maurizio Rango (40). Di questi sette erano già detenuti, 8 sono stati sottoposti ai domiciliari e ttre liberi.