Cosenza: Operazione Tsunami, i nomi degli arrestati
Il progetto di attentato contro il pm della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto scoperto dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, che stamani, insieme alla polizia, hanno fermato 12 persone, è venuto alla luce nel corso di un'inchiesta su un traffico di droga. Intercettando il telefono di uno degli indagati, gli investigatori hanno sentito in sottofondo alcuni affiliati alla 'cosca degli zingari' degli Abbruzzese che parlando tra loro facevano esplicito riferimento all'omicidio di Luberto. È uno di loro, ancora da identificare, che dice 'se arriva l'arma, in due o tre giorni, lo facciamo fuori'. 'Questa volta - ha detto il procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo - sono molto preoccupato. Non si tratta della solita minaccia, ma di un progetto di attentato. C'e' una reazione delle cosche contro gli uomini impegnati nella lotta alla 'ndrangheta. Ma lo Stato sa proteggere i suoi uomini'. Lombardo ha incontrato i giornalisti insieme all'aggiunto Giuseppe Borrelli, al comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, Francesco Ferace, al comandante del reparto operativo, colonnello Vincenzo Franzese, ed al dirigente del Commissariato di Castrovillari della polizia Giuseppe Zanfini.
Le indagini dei carabinieri adesso proseguono per cercare di risalire a colui che ha pronunciato la frase minacciosa. In ogni caso, per scongiurare il pericolo di attentati, i carabinieri hanno sottoposto a fermo tutti coloro che erano coinvolti nell'inchiesta anche se non gli viene contestato alcun reato in relazione al progetto di attentato dal momento che il tentativo non e' stato attuato proprio per l'intervento dei militari.
Sono tutti appartenenti ad uno stesso gruppo familiare o ad esso riconducibile per parentele acquisite i 12 arrestati di oggi nel corso dell'operazione "Tsunami", nel Cosentino, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Tutti facente parte, secondo quanto detto in conferenza stampa a Cosenza, del clan degli Abbruzzese. Si tratta di Maria Rosaria Lucera, 41 anni, Antonio Lucera, 38 anni, Nicola Campolongo, 21 anni, Maria Antonia Iannicelli, 22 anni, Simona Iannicelli, 26 anni, Roberto Pavone, 35 anni, Maria Marzella Marranghelli, 39 anni, Cosimo Lucera, 65 anni, Haramis De Rosa, 20 anni, Danilo Ferraro, 22 anni, Massimiliano Aversa, 20 anni, Tommaso Iannicelli, 32 anni. Proprio quest'ultimo sarebbe il reggente del clan, stante l'arresto dei fratelli Abbruzzese, Nicola e Francesco.