A Trebisacce un convegno sull’accoglienza
Il significato del termine “emergenza”, riferito al fenomeno della migrazione, ha perso da tempo la propria valenza. Un’emergenza è tale quando legata ad eventi imprevedibili, straordinari e non continuativi. Nessuno di questi aspetti è attualmente riscontrabile in relazione ai flussi migratori che ogni giorno si manifestano sulle coste della Calabria. È tempo di abbandonare una politica d’azioni basate appunto sulla logica emergenziale per passare ad una progettualità di lungo termine che concretizzi il proprio agire in funzione della visione di una reale accoglienza, la quale deve avere il suo pilastro nell’integrazione
Come è noto, tutta la Calabria, compresa la provincia di Cosenza (come testimoniano i sempre più numerosi sbarchi che interessano il porto di Corigliano), è zona fortemente interessata dal fenomeno, conseguentemente alla propria posizione geografica.
Ma indipendentemente dalla posizione geografica, questa terra è senza ombra di dubbio terra di accoglienza, perché dell’accoglienza ha saputo cogliere ogni aspetto positivo, sia sotto il profilo culturale, sia sotto quello sociale, che umanitario.
Il desiderio di accogliere, tuttavia, non è sufficiente, se lo stesso non è correttamente veicolato da meccanismi organizzativi capaci di coordinare tra di loro più enti e realtà amministrative. Ne sono prova, in un certo qual modo, la controversa esperienza dei CAS (Centri Accoglienza Straordinaria) dislocati sul territorio. La recente cronaca, manifestatasi anche a livello nazionale, relativa a realtà territoriali proprie dell’arco ionico lo testimonia. Qual è dunque il corretto approccio al fenomeno della migrazione? Quali sono gli strumenti a disposizione degli amministratori locali, tesi a garantire la coesione territoriale, a stimolare lo sviluppo locale e ad offrire un’accoglienza dal basso, al tempo stesso concreta e professionale?
Saranno proprio queste le risposte che emergeranno nell’ambito del giornata-convegno Accoglienza, Integrazione e Sviluppo locale – Per un sistema pubblico di accoglienza diffuso ed inclusivo, organizzata dal Coordinamento SPRAR della Provincia di Cosenza e dell’Associazione A.S.A.I. (Associazione Sviluppo Alto Ionio), che avrà luogo a Trebisacce, venerdì 18 Novembre, presso il Miramare Palace Hotel, sito sul lungomare della cittadina ionica. L’evento si comporrà di due diversi momenti. La prima parte dei lavori avrà natura congressuale e affronterà due temi fondamentali dell’attuale schema d’azione legato alla migrazione: il quadro di riferimento nazionale. Un focus dedicato alla Regione Calabria.
Interverranno: Franco Mundo – Sindaco di Trebisacce, Gianfranco Tomao – Prefetto di Cosenza, Graziano Di Natale – F.F. Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Morcone – Prefetto - Capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, Luca Pacini – Rappresentante dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Pino Fabiano – Direttore Migrantes di Cosenza-Bisignano, Agazio Loiero – Già Governatore della Regione Calabria e Promotore della Legge Regionale del 2009 sull’accoglienza, Gianfranco Schiavone – Vice-presidente ASGI (Associazione Studi Giuridici Immigrazione), Giovanni Manoccio – Coordinamento Progetti SPRAR - Provincia di Cosenza.
Le conclusioni dello spazio congressuale saranno affidate a Mario Oliverio, Governatore della Regione Calabria. I lavori saranno coordinati da Antonio Pagano, Consigliere parlamentare e presidente dell’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Ionio.
La seconda parte della giornata d’incontro, che avrà inizio alle 14, avrà carattere tecnico-operativo, in modo che ogni amministratore possa ricevere informazioni e assistenza tecnica per la procedura di accreditamento al Sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), grazie alla consulenza offerta dal Servizio Centrale dello SPRAR, in collaborazione con il Coordinamento SPRAR della Provincia di Cosenza. A coordinare i lavori Stefania Maselli, referente della Regione Calabria per il Servizio Centrale SPRAR.
Un’esperienza consolidata quella dello SPRAR, che mette la persona al centro del processo di accoglienza, ponendo come fine ultimo l’integrazione e offrendo ai territori che aderiscono al sistema una concreta possibilità di sviluppo e di occupazione per i residenti.
La giornata di lavori si pone come obiettivo finale quello di evidenziare come il fenomeno della migrazione non trovi soluzione nell’addensamento di uomini, donne e bambini di origini diverse in strutture spesso diroccate o isolate, in cui la promiscuità diviene aspetto problematico e nelle quali è difficile, a causa dell’alto numero di migranti, offrire la corretta assistenza sanitaria, legale e sociale. La soluzione risiede invece in un processo di integrazione graduale, che si fondi sui piccoli numeri e su strutture agibili e funzionali, capillarmente diffuse su tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale; scelta che per le aree interne della Calabria potrebbe rappresentare una risposta, ancorché parziale, ai fenomeni di spopolamento urbano, in sintonia, peraltro, con i principi e le disposizioni della legge regionale n. 18 del 2009, approvata dalla giunta Loiero.
La migrazione non è più un’emergenza, ma una realtà del quotidiano con cui tutti gli amministratori devono confrontarsi giornalmente. Scoprire gli strumenti corretti per affrontare tale realtà è dovere inderogabile, per tanto la giornata del 18 si pone come appuntamento basilare da cui partire, coesi, per un futuro in cui i migranti non siano più un’emergenza, ma una risorsa per tutto il territorio.