Aeroporti. Summit in Regione, Oliverio: gestione unitaria nell’interesse degli scali

Calabria Infrastrutture

L'aeroporto di Crotone è stato al centro della riunione convocata, oggi pomeriggio, nella sede della Regione, dal presidente Oliverio con le rappresentanze istituzionali e le forze sociali del comprensorio crotonese ed a cui hanno partecipato anche parlamentari crotonesi Dorina Bianchi, Nicodemo Oliverio e Nico Stumpo e la consigliera regionale Flora Sculco.

Il Governatore della Calabria ha ripercorso le tappe che hanno portato all'attuale situazione che interessa lo scalo. “La nostra volontà - ha detto innanzitutto - è quella di rilanciare il sistema aeroportuale, con riferimento ai tre aeroporti di Lamezia, aeroporto hub, quello di Crotone e Reggio Calabria che sono classificati nazionali e tali rimangono. Riteniamo di non poter rinunciare a questo obiettivo, data la condizione geografica ed orografica della nostra regione ed alla difficoltà per i collegamenti. Non è una richiesta campanilistica, ma oggettiva” ha detto, aggiungendo che è “portata avanti con determinazione anche in sede nazionale nel confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed anche con Enac”.

La società di gestione dell'aeroporto di Crotone è fallita per varie vicissitudini, ha ribadito Oliverio aggiungendo “che sono un portato che viene da lontano. Nel corso di questi due anni abbiamo fatto di tutto, con i sindaci del crotonese ed in modo particolare quelli che sono beneficiari di royalties, per difendere l'aeroporto, tanto che in un primo momento sono state erogate risorse per andare avanti”.

“Come noto – ha continuato - ad un certo punto, si è innescata la procedura fallimentare. Considerando ciò, abbiamo di comune accordo deciso di dare luce alla nuova società aeroportuale. La Regione, anche andando in controtendenza rispetto agli orientamenti nazionali e comunitari, con un voto del Consiglio regionale, su proposta della Giunta, ha deciso con una legge di partecipare alla società stessa, aumentando la sua quota di partecipazione, proprio perché ci fosse un nuovo strumento per aprire una nuova stagione e rilanciare lo scalo".

Oliverio ha poi spiegato che “C’è stato un incontro in Regione cui hanno partecipato gli onorevoli Bianchi, Stumpo, Oliverio. A fronte della situazione determinatasi – ha ricordato - ho chiesto immediatamente un incontro al presidente di Enac, Riggio in cui, abbiamo chiesto ad Enac di soprassedere alla comunicazione del curatore rispetto alla decisione di disattivare l'attività aeroportuale. Contestualmente con Enac abbiamo stabilito il percorso, che non è la chiusura delle attività. Nel frattempo - ha richiamato inoltre - erano state messe a bando le concessioni, sia di Crotone che di Reggio, e abbiamo sollecitato Enac ad accelerare il percorso per la chiusura delle gare. Da parte del presidente di Enac ci è stato detto che, in presenza di un ricorso pendente presso il Tar, occorreva attendere la decisione".

Allo stato è questo il quadro della situazione: Oliverio ha annunciato poi che chiederà un nuovo incontro al presidente Riggio, per verificare lo stato dell'arte, anche alla luce della verifica delle offerte avanzate. “Il problema che abbiamo oggi – ha detto il governatore - è vedere, a chiusura di questo percorso, come rilanciare l'aeroporto di Crotone, nel quadro del sistema aeroportuale regionale. Credo che il primo obiettivo sul quale lavorare, una volta individuato il soggetto aggiudicatario della gara, sia quello di fare in modo che il rilancio delle strutture aeroportuali avvenga su nuove basi”. Perché questo si concretizzi, ha però sottolineato, “si dovrà contemperare innanzitutto l’esigenza di piani industriali che siano sostenibili con la salvaguardia dell'occupazione. Contestualmente dobbiamo agire perché nella legge di stabilità 2017 non siano cancellati gli oneri di servizio. Il ministro Delrio, incontrato anche per la questione dell'aeroporto di Reggio Calabria, ha dato il suo impegno a valutare”.

"Adesso - ha riassunto quindi Oliverio - richiederemo un incontro al presidente Riggio ed un altro al Ministro dei Trasporti, perché si faccia un punto complessivo sul nostro sistema aeroportuale, partendo dall'assunto che la Regione non rinuncia al rilancio di tre scali aeroportuali. Ritengo che, se ci fossero le condizioni per costruire su scala regionale una gestione unitaria sarebbe questa un interesse degli aeroporti calabresi, a partire da Crotone e Reggio Calabria”.

La Regione, ha stabilito poi di mettere sul piatto 12 milioni di euro per l'istallazione di nuove rotte ed il potenziamento di quelle attuali, punto sul quale si è aperta una interlocuzione con la Commissione europea per verificare la compatibilità con il regime degli aiuti. Anche con Ryanair è stata avviata in questo senso una interlocuzione positiva.

"Su questo percorso intendiamo muoverci” ha ribadito Oliverio aggiungendo che “Su problemi strategici per il territorio di questa portata è bene realizzare il massimo di convergenza possibile, perché maggiore è così la possibilità di rimuovere ostacoli e agire nell'interesse delle comunità".

Il presidente ha spiegato ancora, nel corso della riunione, come l'aeroporto di Crotone sia collocato “quale tassello rilevante nell'ambito di una strategia che riguarda il sistema dei collegamenti e della mobilità in Calabria, la cui definizione vede la Regione fortemente impegnata con azioni e provvedimenti nonché notevole programmazione di risorse”.