Teatro Rossosimona: “Iqbal”a Cosenza e Gioiosa, a Crotone ‘U Principìcchiu

Cosenza Tempo Libero

Nuove repliche per “Iqbal, un’altra storia piccina”, lo spettacolo di teatro, danza e canto prodotto dalla compagnia Rossosimona che racconta la storia del piccolo Iqbal Masih, venduto a 4 anni dal padre ad un mercante di tappeti per ripagare un debito.

Per i matinée del teatro “Gioiosa” di Gioiosa Jonica, l’appuntamento con la pièce scritta, diretta e interpretata da Luigi Marino con Noemi Caruso e Arianna Luci, è per mercoledì 16 e giovedì 17 novembre alle 10.30.

Domenica 20 novembre, invece, al teatro dell’Acquario di Cosenza, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la messa in scena di “Iqbal” precederà l’intervento a tema di Emanuela De Cicco, responsabile di Unicef Italia.

Nuova data anche per la presentazione del libro “’U Principìcchiu”, versione integrale del celebre testo di Antoine de Saint-Exupéry, tradotto in dialetto calabrese dal direttore artistico di Teatro Rossosimona Lindo Nudo, già autore di due messe in scena - nel 2002 e nel 2005 - dell’opera fra le più lette e vendute nella storia letteraria.

La versione calabrese di Nudo, preceduta da una riduzione teatrale presentata a maggio scorso al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria, si avvantaggia della partecipata prefazione dell’amico Peppino Mazzotta, noto interprete di fiction televisive, cinema e teatro.

Edito da Rubbettino, “‘U Principìcchiu” verrà presentato sabato 19 novembre alle 18 presso la libreria Cerrelli di Crotone. L’incontro alternerà momenti di dibattito e lettura su sottofondo musicale dal vivo, grazie agli interventi dello stesso Nudo e del musicista Giuseppe Oliveto. Con l’autore dialogheranno Bruno Palermo e Menella Cosentino.

Parte dei proventi del libro saranno devoluti all’associazione “La Terra di Piero”, a sostegno dei progetti attualmente in corso nella Repubblica Centroafricana.

Nel frattempo proseguono i corsi di formazione per attori, di teatro per adulti e di dizione che l’attore e regista Lindo Nudo tiene presso la sala teatro di via Tintoretto a Rende e nelle strutture di Teatro Zero e Centro Rat a Cosenza.