Russo si insedia tra i banchi della Provincia
Il sindaco di Crosia Antonio Russo, subentra al Consigliere Lucisano in seno al Consiglio Provinciale di Cosenza. A un anno di distanza dalla data in cui si sarebbe dovuta effettuare la surroga del Consigliere, decaduto per legge proprio lo scorso 17 novembre 2015, con il subentrante legittimo Russo, è stata ripristinata la legalità.
“Torno con piacere, dopo anni in Consiglio Provinciale – ha detto Russo - assemblea di cui ho fatto già parte durante la legislatura ‘95/99, in rappresentanza del mio territorio. Ci tengo a ringraziare il Presidente, l'ufficio di Presidenza e il Segretario, perché con questo atto di surroga hanno finalmente ripristinato la legalità all'interno del Consiglio provinciale di Cosenza. Non voglio assolutamente entrare in polemica ma nel corso di quest’anno non mi è stato consentito di poter subentrare ad un consigliere di fatto decaduto, come previsto dalla legge, non certamente dallo Statuto né da me.
“Oggi questa surroga viene effettuata e va riconosciuto questo merito all’attuale presidente. Ricordo anche che c'è stato in questo lungo periodo una controversia per la quale ho avuto la solidarietà non solo dei consiglieri del Comune che rappresento, ma anche di molti colleghi Sindaci del territorio della Sibaritide. I quali, qualche mese fa hanno inviato al Prefetto di Cosenza una richiesta nella quale si chiedeva che venisse effettuata la surroga. Pertanto – ho concluso il Sindaco di Crosia -cercherò, in questo piccolo scorcio di fine legislatura di ottemperare ai miei doveri e di svolgere la carica di Consigliere Provinciale con il massimo impegno, anche a nome dei colleghi del territorio che ho il piacere di rappresentare”.
In apertura dei lavori presentata dal Consigliere Franco Bruno una pregiudiziale di legittimità; questione del tutto insussistente ai sensi della Legge Delrio, rafforzata dalle Sentenze del TAR e Ordinanza del Consiglio di Stato, come spiegato dal Segretario Generale Umberto Greco. Oltre a Russo c’è stata un’altra surroga, quella del consigliere Basilio Ferrari, succeduto al già consigliere provinciale Lino Di Nardo. Il Consiglio è terminato con la presa d’atto della Sentenza del TAR Calabria con otto voti a favore e tre astenuti (Lamboglia, Serra e Ramundo).
Botta e risposta fra Bruno e Nicoletti, con il primo che – prima di abbandonare l’aula – ha accusato il collega consigliere di avere cambiato casacca. Dura la risposta di Lucantonio Nicoletti, che ha accusato Franco Bruno di aver svolto illegalmente il ruolo di Vice Presidente per otto mesi e oggi quindi parla in nome e per conto di altri, nel mentre “io non devo niente a nessuno, perché sono stato candidato in una lista civica e non ho avuto incarichi”.
Pacati i successivi interventi dei Consiglieri provinciali, anche di minoranza. A intervenire i Consiglieri Serra, Capalbo, Ramundo, Lamboglia, Pascarelli e Russo. Si è parlato da “uomini delle istituzioni”, perché c’è una macchina che deve riprendere il cammino e arrivare in porto: c’è un Funzionario dello Stato che fornisce le necessarie garanzie ed è necessario chiudere questa esperienza con dignità e con rispetto verso l’Ente. Evidente in chiusura la soddisfazione del Presidente Di Natale, che ha richiamato la pacatezza della discussione: “Sono felice e ringrazio chi, insieme a me, ha contribuito a vincere questa battaglia di legalità. Oggi è stata registrata una bella pagina istituzionale ed è stata garantita la continuità amministrativa della Provincia di Cosenza”.