A lezione di Riforma Costituzionale: il professor Bilotti nella sede del Psi di Lido
Il Referendum del prossimo 4 dicembre si avvicina. Sono svariate le iniziative organizzate per orientare e motivare il voto del cittadino verso la scelta del Sì o del No. Tuttavia, prima di dire se votare Sì o votare No, sarebbe il caso di informare i cittadini su quella che nella pratica è la Riforma Costituzionale proposta. Ed in questo senso si è svolta l’iniziativa organizzata a Catanzaro Lido, nella sede del Psi in via Marco Polo 8.
L’associazione culturale “C. Rosselli” e la libreria Ubik di Nunzio Belcaro, si sono resi promotori dell’iniziativa, invitando i cittadini catanzaresi a conoscere la Riforma Costituzionale che gli italiani saranno chiamati a valutare il prossimo 4 dicembre.
La lezione è stata svolta dal prof. Domenico Bilotti, docente dell’università di Catanzaro, che ha spiegato quali saranno i cambiamenti principali se dovesse passare il Sì. Una riforma della quale sono state analizzate le criticità ed i buoni propositi, i lati positivi e quelli negativi. Insomma, due lati della stessa medaglia per provare a non identificare il Referendum in una battaglia elettorale a colpi bassi pro o contro il premier Matteo Renzi. Ma piuttosto per dare la possibilità attraverso la forma più democratica possibile del confronto tra le persone di far comprendere quello che è importante conoscere per poter scegliere con convinzione e libertà.
“Il Partito Socialista di Catanzaro Lido punta tutto su questo e nelle prossime settimane saranno frequenti gli incontri ed i dibattiti a carattere sociale, culturale, economico e politico. Nel corso della lezione del giovanissimo professore Domenico Bilotti una verità assoluta è stata sancita sui politici contemporanei: guardano solo all’attualità dei fatti ed in pratica non sanno più neppure cosa significano futuro e nuove generazioni. Si occupano della pancia dei cittadini, consapevoli che su quella possono continuare a governare inseguendo i propri interessi particolari e non certo preoccupandosi di quella che è la giustizia sociale, sempre più calpestata. Un modo di fare che annebbia la democrazia ed alimenta il potere delle solite caste che negli ultimi decenni hanno concretizzato una delle più grandi crisi sociali della storia dell’uomo moderno. E l’unica cura possibile resta il socialismo”.