All’Arci di Crotone il concerto-confessione di Michele Scerra
"È tutta la vita che cerco di invecchiare": si tratta del concerto-confessione di Michele Scerra. Canzoni d'amore, canzoni d'amore andato a male, racconti in un contesto intimo, fra brani nuovi, vecchi e omaggi ai musicisti che hanno segnato la formazione del giovane-vecchio cantautore.
Il titolo è un appello per essere presi sul serio, in un paese dove i giovani vengono trattati come bambini e gli adulti diventano tali... soltanto da vecchi. Un concerto in solo, perché certe cose si affrontano vis-à-vis, voce, chitarra e pianoforte, dove il fulcro sarà l'evoluzione dell'amore con il passare degli anni.
Michele Scerra, classe 1982, nasce a Crotone. Pubblica due dischi con l'Orchestra del Rumore Ordinato, band di base a Firenze. Gira l'Italia promuovendo i due lavori e partecipa a diverse rassegne, fra tutte Il Tenco Ascolta, il Buscadero Day e il Townes Van Zandt International Festival.
Da solista è finalista in due importanti premi dedicati alla canzone d'autore: “Botteghe d'autore” e il Premio Bindi, dove nel 2014 ottiene una menzione speciale per il miglior testo.
Negli anni ha aperto i concerti e diviso i palchi con diversi artisti della scena internazionale e nazionale (Vinicio Capossela, Paolo Benvegnù, Irene Grandi, Luigi “De Gregori” Grechi, Massimo Bubola, Hugo Race, Tom Russell e tanti altri).
Nel prossimo inverno pubblicherà il primo disco da solista che ha visto la partecipazione di illustri musicisti calabresi e non: Davide Calabretta, Giovanni De Sossi, Gianfranco De Franco, Fulvio Renzi, Giuseppe Scarpato, Lorenzo Forti e Gianfilippo Boni.
Un lavoro dedicato alla ricerca della bellezza che si trova dietro alle cose visibili, un disco che parla della passione che serve per riprenderci la speranza, senza aspettare concessioni che arrivino dall'alto.