Tenta il suicidio, salvato dai Carabinieri a Cirò Marina
Nel primo pomeriggio di mercoledì 10 novembre 2010, a Cirò Marina, è pervenuta una telefonata al 112 da parte di un cittadino 39enne che, in evidente stato di agitazione, riferiva all’operatore che di lì a poco si sarebbe suicidato impiccandosi. Da subito il Carabiniere, compresa l’effettiva gravità della situazione e scartando subito la possibilità che fosse iniziativa di un mitomane, non si perdeva d’animo e iniziava ad intrattenere l’interlocutore inducendolo a riflettere sull’insano proposito; l’obiettivo primario per il militare era quello di guadagnare tempo utile per organizzare un intervento tempestivo dei colleghi. Il Carabiniere, mentre tratteneva il giovane al telefono tentando di tranquillizzarlo e di farlo desistere dal gesto, cercava di carpire il maggior numero di informazioni possibili per individuare con precisione dove l’interlocutore si trovasse e ridurre i tempi di intervento nel tentativo di provare a salvare la vita ad una persona che si stava lasciando andare. Intanto i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile allertati cercavano di raggiungere nel minor tempo possibile l’abitazione dell’aspirante suicida. Giunti sul posto, pochi minuti dopo che la conversazione era stata bruscamente interrotta dalla vittima, i militari dell’Aliquota Radiomobile e dell’Aliquota Operativa provavano a sfondare la porta, ma nel frattempo sopraggiungeva la consorte dello stesso che si era temporaneamente allontanata, i carabinieri hanno fatto pertanto irruzione nell’appartamento, rinvenendo il giovane che, riverso sul pavimento e già cianotico, si era impiccato alla spalliera del letto. Fulminea l’azione dei militari che senza perdersi d’animo hanno tranciato il laccio con un coltello e provvedevano subito a rianimare il trentanovenne che, benché fosse in condizioni disperate, dava segni di vita; l’intervento per pochi attimi scongiurava il peggio. Nel frattempo sopraggiungeva l’ambulanza del 118 che ha provveduto a trasportarlo presso l’Ospedale Civile di Crotone, dove si trova tutt’ora ricoverato non in pericolo di vita. I militari stanno accertando il movente del gesto di quella che, senza il loro intervento, si sarebbe di sicuro trasformata in una tragedia per la moglie e i piccoli figli.