Concluso il diciottesimo corso per volontari Avo Lamezia
Si è concluso ieri il diciottesimo corso di formazione per volontari ospedalieri promosso dall'Avo Lamezia “Gabriella Grandinetti”, che quest' anno ha coinvolto oltre trenta nuovi aspiranti volontari in gran parte giovani. Il percorso formativo seguito dai partecipanti al corso è stato scandito in undici incontri, durante i quali gli aspiranti volontari hanno conosciuto la struttura e l'organizzazione dell'Associazione Volontari Ospedalieri - nata 40 anni fa a Milano dall'intuizione del compianto professore Erminio Longhini e presente all'Ospedale di Lamezia Terme da 13 anni - e ad acquisire alcune nozioni di base per chi vuole prestare servizio in reparto, dalle regole d'igiene all'approccio psicologico nei confronti del paziente. Tra le novità del corso di quest'anno, l'intervento del sociologo del Csv di Catanzaro e vicepresidente dell'associazione sociologi italiani Giuseppe Bianco e l'incontro con i responsabili del reparto di psichiatria del nosocomio lametino in vista dell'attivazione del servizio di ascolto dell'Avo anche in quel reparto.
I partecipanti al corso sosterranno nei prossimi giorni un primo colloquio con i volontari Avo, a seguito del quale inizieranno il tirocinio in reparto, affiancati da un volontario affiancato da un volontario di lungo corso. Compiuto tale periodo avrà luogo un ultimo colloquio attitudinale con i volontari Avo che, una volta superato, renderà il volontario idoneo a divenire socio dell'Associazione e a svolgere servizio una o due volte a settimana nei reparti dove ad oggi i volontari sono presenti: chirurgia, ortopedia, ginecologia, oncologia, urologia, emodialisi.
A concludere il ciclo di incontri, il Presidente Avo Calabria Danilo Ferigo che ha espresso apprezzamento per la realtà dell'Avo lametina incoraggiando i nuovi volontari “a intraprendere questa nuova esperienza non con lo spirito di chi deve assolvere a un dovere ma con la disposizione di chi vuole offrire il proprio tempo agli altri, attraverso l'ascolto, l'attenzione, la prossimità che sono le caratteristiche distintive del volontario Avo”. Ferigo ha raccontato ai giovani volontari la sua testimonianza: aver conosciuto il volontariato quando, in un momento particolare della propria vita, in ospedale ha trovato una ragazza con il camice bianco pronta ad ascoltarlo, a condividere anche solo per qualche minuto la sua storia.
Sul valore del volontariato, si è soffermato Don Roberto Tomaino che ha invitato gli aspiranti volontari “a ricercare le motivazioni profonde che spingono una persona a dedicare parte del proprio tempo agli altri, a chi soffre e si trova in difficoltà. Il volontariato non è una “macchina”, come spesso viene chiamato dai mass media. E non è semplicemente una reazione emotiva di fronte alla sofferenza. E' un atto che chiama in causa la parte migliore di ognuno di noi e il valore che diamo agli altri: dedicare tempo all'altro significa dirgli che ha un valore per noi. E voi avete scelto di farlo non individualmente, ma in una realtà più grande, in una comunità, quale è un'associazione di volontariato”. Incoraggiamento ai nuovi volontari lametini anche da parte della delegata regionale Avo giovani Donatella D'Elia.
Per la presidente dell'Avo Lamezia Maria Lupia Palmieri “anche quest' anno il corso ci ha dato l'opportunità di incontrare tanti giovani che presto entreranno in reparto per il tirocinio. Ringrazio i professionisti dell'Ospedale e quanti hanno dato il loro indispensabile contributo al corso di quest' anno e la dirigenza per averci consentito di svolgere il corso nella Sala Ferrante. Ci auguriamo che i nuovi volontari vivano a pieno questa esperienza, imparando dal contatto diretto con il malato e i suoi familiari quella scuola del dono e della gratuità che rende tutti più umani e più responsabili nella vita di ogni giorno”.