‘Ndrangheta: nuovo attacco agli interessi del Clan Bellocco, sequestrati terreni e conti bancari
Questa mattina la Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della ‘ndrangheta, in particolare nei confronti della cosca “Bellocco”, attiva nella piana di Gioia Tauro.
Nello specifico, il Tribunale di Reggio Calabria, accogliendo le risultanze investigative, ha disposto la confisca di due appezzamenti di terreno a Rosarno, un conto corrente e tre libretti di deposito, per i quali è stata riconosciuta la riconducibilità al patrimonio di Michele Bellocco.
L’operazione, denominata “Medma”, rappresenta l’evoluzione delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, e coordinate dalla Dda, nel corso dell'Operazione“Blue Call”, a conclusione delle quali, nel novembre 2012, è stata emessa, dal Gip della città dello Stretto, un’ordinanza di custodia cautelare che ha coinvolto 23 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, detenzione di armi da fuoco, riciclaggio, rapine e intestazione fittizia di beni.
In particolare, le investigazioni avrebbero dimostrato la perdurante operatività della cosca di ‘ndrangheta dei “Bellocco”, di Rosarno, e il radicamento della stessa non solo sul territorio calabrese, ma anche in Emilia Romagna e in Lombardia, con collegamenti anche fuori dall’Italia, precisamente in Svizzera.
Le indagini patrimoniali proverebbero che soggetti coinvolti nel blitz, proprio per la loro presunta appartenenza al clan mafioso, sarebbero riusciti, con il profitto ottenuto gestendo numerose attività illecite e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che reinvestivano nell’acquisto di società, aziende, beni immobili e altro, intestati ai propri familiari o a soggetti terzi per eludere la normativa antimafia.