Qualità della vita: Crotone ultima, Cciaa non condivide e spiega i perché
Il Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese interviene in merito alla discussa indagine sulla qualità della vita pubblicata dal quotidiano economico Italia Oggi che vede Crotone in ultima posizione tra le 110 province italiane.
“Guardiamo con perplessità all’esito dell’indagine di Italia Oggi – è il commento del Presidente dell’Ente camerale – Da un rapido confronto con i dati in nostro possesso emergono numerose discrepanze che sicuramente non basterebbero per portare Crotone ai primi posti della classifica ma, certamente, la scalzerebbero dall’ultima posizione”.
“Si prenda ad esempio la dimensione del tempo libero, che vede la provincia di Crotone collocata all’ultimo posto con un punteggio pari a zero determinato dal dato ottenuto sui singoli aspetti. Senza volersi addentrare in discorsi metodologici circa codici attività difformi dalla realtà, volendo considerare solo i dati circa le imprese attive iscritte ad oggi presso il Registro imprese della Camera di commercio di Crotone, non si comprende bene la metodologia relativa ai dati su Agriturismi, Alberghi, Ristoranti e Bar e caffetterie ma se si intende il numero delle attività operanti in provincia, i dati in possesso della Camera sono di gran lunga maggiori”.
“Sempre in relazione al tempo libero: in Camera di commercio risultano 2 sale cinematografiche attive in provincia, ossia 1,14 sale ogni 100.000 abitanti a fronte di nessuna sala risultante dall’indagine di Italia oggi. Analogamente per le palestre, dall’indagine ne risultano 0,57 ogni 100.000 abitanti quando il dato camerale è pari a 5,72”.
“Ancora più sconvolgente il dato sulle librerie, pari a 2,29 per ogni 100.000 abitanti secondo Italia Oggi, mentre in Camera di commercio se ne rilevano 23,47 ogni 100.000 abitanti. Anche con riferimento alla dimensione del tenore di vita si rilevano alcune difformità, sebbene su tale dimensione Crotone sia alla 38esima posizione e non nelle retrovie. Ad esempio la spesa media mensile pro capite per consumi risulta essere pari a 678,41 euro, mentre l’ultimo dato disponibile (relativo al 2012) risulta 1.056 euro. I depositi sarebbero 5.175 secondo l’indagine, mentre secondo l’Osservatorio economico provinciale Polos, che prende a riferimento dati della Banca di Italia, ammontano a 8.493 euro (anno 2014). Infine, con riferimento alla dimensione Affari&Lavoro, relativamente al dato sul valore medio dei protesti per abitante, il dato disponibile ad oggi in Camera di commercio è pari a 17,13 euro e non a 61,17 e, come negli altri casi, sembra improbabile una differenza così elevata tra l’anno in corso e l’anno preso a riferimento dall’indagine”.
“E’ innegabile –aggiunge Pugliese - che vi siano dei deficit strutturali nel sistema socio-economico crotonese da colmare senza indugi e con determinazione; stiamo parlando ad esempio di infrastrutture, legalità, accesso al credito, occupazione. Tuttavia, da un Osservatorio istituzionale privilegiato come quello del sistema camerale, possiamo affermare con certezza che non spetta sicuramente alla nostra provincia la maglia nera per la qualità della vita”.
“Per lo sviluppo economico e l’incremento degli investimenti su un territorio occorre creare le condizioni strutturali ma anche un clima di fiducia nel futuro; indagini catastrofiche come quella di Italia Oggi non contribuiscono a migliorare le condizioni del nostro territorio – conclude il presidente Pugliese - Pertanto, siamo disponibili a mettere a disposizione del prestigioso quotidiano economico i nostri dati e le nostre competenze per approfondire, come già l’Ente camerale fa con i propri studi, l’analisi socio-economica della provincia affinché emerga una situazione più conforme al dato reale”.