Accordo tra il museo militare e la fondazione museo storico del trentino
Promozione, coordinamento e realizzazione di progetti di ricerca in campo storico, ma anche la cura e la produzione di mostre, pubblicazioni e audiovisivi di argomento storico. Sono queste alcune delle azione programmatiche contenute nell’accordo quadro siglato nei giorni scorsi tra il Museo Storico Militare della Provincia di Catanzaro e la Fondazione Museo Storico del Trentino, finalizzato all’avvio di una collaborazione tra i due Enti tesa a valorizzare reciprocamente le attività realizzate dai due Musei, prevedendo scambi di mostre, presentazioni di libri, partecipazione a conferenze ed incontri di divulgazione storica. L’accordo è stato sottoscritto dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, alla presenza del direttore del Museo, la dirigente Rosetta Alberto, e il direttore generale della Fondazione Museo Storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi.
Il Museo Storico del Trentino è un ente senza scopo di lucro che opera nell’ambito della ricerca storica, con particolare riguardo alla valorizzazione della storia della Città di Trento, del Trentino e dell’Area regionale corrispondete al Tirolo storico; dispone di un notevole patrimonio di fonti documentarie relativo a questi ambiti. I due Musei intendono promuovere una collaborazione pluriennale volta alla valorizzazione dei rispettivi patrimoni di fonti a beneficio della collettività e alla realizzazione di iniziative di ricerca divulgazione della storia, stimolando importanti occasioni di confronto, di sviluppo e di approfondimento relativamente a tematiche di ricerca comuni e di particolare rilievo.
La conoscenza e la comprensione del patrimonio storico, infatti, rappresentano un contributo fondamentale per la formazione dei giovani promuovendo un rapporto consapevole e maturo con il territorio e le sue risorse culturali. Il presidente Bruno ha evidenziato come “questo accordo permette al Museo di uscire fuori dai confini regionali, promuovendo il prezioso patrimonio culturale della struttura che svolge da anni attività di ricerca, divulgazione e collezione di materiali, oggetti e documenti riguardanti la storia dell’esercito e della strategia militare dall’età napoleonica alla seconda Guerra mondiale. La conservazione del materiale della storia, intesa come luoghi, monumenti, opere e oggetti, costituisce un immenso patrimonio di grande valore da conservare, tutelare e trasmettere alle future generazioni, perché rappresenta la base indispensabile per la salvaguardia dell’identità territoriale ed in termini di cultura nazionale”.
E proprio la memoria è stata una delle parole chiave del seminario che si è svolto nei giorni scorsi al Musmi, proprio alla presenza del direttore generale della Fondazione Museo Storico del Trentino dedicata a Cesare Battisti, patriota ed eroe trentino, politico, geografo, giornalista e irredentista italiano, prigioniero dell’Impero Austro-Ungarico e condannato a morte per alto tradimento nel 1916, del quale quest’anno ricorre il centenario della morte. Evento, quello organizzato dall’Amministrazione provinciale, con supporto del Nastro Azzurro e dall’associazione Linking Calabria, molto apprezzata anche da Marco Battisti, nipote di Cesare, che ha scritto una lettera di ringraziamento al presidente Bruno. Marco parla di un convegno importante che “si interroga e discute sulle ragioni per le quali Cesare Battisti merita di essere conosciuto e ricordato ancora oggi”, ed esprime apprezzamento per l’accordo di collaborazione istituito tra Musmi e Fondazione Museo Storico del Trentino, accordo che “unirà i due istituti in un comune percorso di studi, riflessioni e ricerche storiche e li nutrirà di un reciproco arricchimento”.