Turtoro (Aic), emergenza migranti: a Crotone dormitori a cielo aperto
"Situazione insostenibile quella dei cosiddetti dublinanti, e non solo, quella che si vede e si denuncia a Crotone dove non solo automobili, stazione ferroviaria, androni di condomini ed adesso anche gli uffici ASP del “Granaio” sono stati trasformati in dormitori da parte di immigrati, lasciati oramai incustoditi al loro destino come cani randagi e come cani costretti a vivere in cattività".
Lo afferma Paola Turtoro, portavoce regionale di Azione Identitaria Calabria. "Una cattività - continua - che potrebbe nuocere alla sicurezza di tutta la città ma che è fortemente voluta da tutte quelle associazioni cosiddette umanitarie, e legate a doppio filo ai partiti pro-immigrazione, che sono adesso costrette a “stringere la cinghia” per il taglio dei finanziamenti da parte della UE".
"Il loro buonismo - aggiunge Turtoro - si è rivelato, come proclamiamo da tempo, becero ed interessato al tornaconto economico rivelando una disumanità che non ha eguali poiché piuttosto che schierarsi e sostenere le proposte di movimenti identitari e nazionalisti che vogliono che queste persone vengano aiutate nelle loro terre, preferiscono epitetarci come razzisti esprimendo in tal modo tutta la loro ignoranza poiché non si tratta di distinguere se una razza sia superiore ad un'altra ma di far valere i diritti universali di esseri umani sfruttati e mercificati".
"Provvedano concretamente adesso partiti come PD, SEL, Rifondazione Comunista, PCI, Movimento 5 Stelle e - continua la portavoce di Aic - tutte le associazioni sorte a sfruttare questo business (Misercordia, Agorà, Arci, ecc) a dimostrare la loro umanità coerentemente mettendo le loro sedi o le loro abitazioni a disposizione di questa gente lasciata allo sbaraglio. Evitassero le solite ipocrisie e cominciassero ad attivarsi e non con festival e pagliacciate simili bensì con sostegno materiale e non a carico dell’intera comunità crotonese ma di tasca loro senza arzigogolare in discorsi senza fondamento e fini solo ad autoosannarsi!".