Lamezia Terme, morti bianche: blitz di AI davanti alle sedi sindacali
Azione Identitaria nella notte scorsa ha compiuto un blitz davanti le tre sedi sindacali, a Lamezia Terme, di Cgil-Cisl e Uil affiggendo manifesti contro le morti bianche e con scritto: “Nessun controllo, nessuna sicurezza, precariato e morti bianche unica certezza”.
Tutto questo – spiegano da Azione identitaria Calabria - per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla problematica visto il crescente numero di operai vittime di gravi incidenti spesso mortali sui loro luoghi di lavoro, e proprio in Calabria nelle ultime settimane si sono registrati i casi dell’operaio di Delianuova e dell’altro lavoratore dell’impianto di risalita di Lorica a cui si è aggiunto nel giro di poche ore lo sfortunato lavoratore di Cessaniti.
“I morti sul lavoro – viene ribadito - non sono figli della fatalità ma di una completa assenza di norme di sicurezza che non vengono fatte rispettate sui cantieri e su tutti gli altri luoghi di lavoro. Abbiamo scelto le sedi sindacali come luogo per esporre la nostra protesta e la nostra rabbia perché riteniamo proprio i sindacati negligenti sulla tutela dei diritti e della sicurezza dei lavoratori, accondiscendenti coi governi asserviti al capitalismo finanziario che affama il ceto medio e produttivo della nostra società”.
Alcuni giorni le tre principali sigle sindacali si erano riunite a Catanzaro, dopo le tragiche morti, invocando il rispetto delle regole da parte dei datori di lavori e l’impiego di una Task Force, “ma – affermano da AI - riteniamo troppo debole questo genere di reazione da parte di chi, per prima, dovrebbe essere chiamata a garantirne la tutela stessa di lavoratori ed operai. Le morti bianche non sono dovute solo a violazioni di norme e di regole, poiché alla base ci dovrebbe stare oltre che il controllo soprattutto la prevenzione e l’attivazione di sistemi economici che diano respiro alle imprese ed al loro cuore, rappresentato dagli operai, e, soprattutto, non assumere quella posizione che porta ad abituarsi a questo genere di tragedie perché il destino e la fatalità non c’entrano nulla”.
Azione Identitaria chiede una legge attraverso la quale si attui la socializzazione delle imprese per far sì che gli stessi lavoratori vigilino insieme agli imprenditori assistendoli nella conduzione dell’attività creando armonia e non contrasto tra le due parti.
“Le organizzazioni sindacali – spiegano ancora - piuttosto che tenere sempre un comportamento di acquiescenza nei confronti di chi ci governa, battano i pugni sul tavolo ed indirizzino le loro strategie verso queste forme sociali che garantiscono tutela e codici etici indispensabili per la conduzione delle aziende. Se non verranno ristabilite certezza di lavoro e tutela, cancellando ogni forma di precariato, assisteremo sempre a queste tragedie, il lavoro deve stare al di sopra del profitto e non essere mercificato".