Colombo (Azione Identitaria): “urge legge per gli incidenti sul lavoro”
Secondo l’opinione di Azione Identitaria “i sindacati si sono macchiati del gravissimo peccato di negligenza nei confronti degli stessi lavoratori, che da loro dovrebbero essere tutelati, ed invece sono rimasti abbandonali al precariato e ad un affermato stato di insicurezza nei luoghi di lavoro”.
La riflessione nasce a seguito dell’ennesimo incidente sul lavoro, e l’ultimo ha visto coinvolto un operaio lametino.
“Chiedo – dice il coordinatore regionale Igor Colombo - alla principale organizzazione sindacale, la Cgil, che fine abbia fatto quella speciale Task Force annunciata in pompa magna dal suo direttivo regionale all’indomani delle vittime sul lavoro di Lorica e Delianuova e che mai ha effettivamente visto la luce, altresi invece abbiamo assistito a manifestazioni della stessa Cgil, recentemente in Calabria, a sostegno dei diritti per gli immigrati della nave Aquarius, tralasciando la tutela dei diritti dei lavoratori italiani”.
“Purtroppo gli incidenti, - incalza ancora - che vedono vittime gli operai sui cantieri di lavoro, non sono figli di fatalità bensì avvengono per l’assenza di adeguate norme di sicurezza, di mancata prevenzione e di inesistenza di sistemi economici che vengano in aiuto alle piccole e medie imprese, completamente abbandonate dai governi capitalisti. Alla luce dell’ultimo e grave episodio avvenuto a Lamezia Terme torno a ribadire l’urgenza di avere una legge che superi tutte le difficoltà che ostacolano sotto vari aspetti l’adozione di criteri e norme di sicurezza su tutti i luoghi di lavoro e sui cantieri, e cosi come abbiamo chiesto due anni fa in occasione del nostro blitz alle sedi sindacali di Lamezia Terme”.
“La nostra proposta coincide con la visione prospettata recentemente dall’imprenditore di Gioia Tauro, vessato ed avversato dalla ndrangheta, Nino De Masi, il quale l’ha recentemente sottoposta al ministro del lavoro Luigi di Maio, quale antidoto per contrastare la criminalità organizzata sul territorio. E’ di queste proposte – conclude - che ci dobbiamo fare forti e non delle pratiche giaculatorie della casta sindacale che nulla ha fatto, neppure coi governi di sinistra, per frenare questa spirale tragica di incidenti sul lavoro e morti bianche”.