A Cittanova don Luigi Ciotti per l’intitolazione del Polo della legalità a Francesco Vinci
Domani, sabato 10 dicembre, don Luigi Ciotti, leader nazionale di Libera, sarà a Cittanova per l’intitolazione del Polo della legalità a Francesco Vinci, il diciottenne che 40 anni fa, il 10 dicembre 1976, fu barbaramente ucciso dalla ‘ndrangheta. L’intitolazione è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Cosentino, che ha scelto di legare indissolubilmente il nome di Francesco Vinci e delle altre vittime innocenti della ‘ndrangheta a una struttura simbolo della città, destinata ai giovani. La cerimonia avrà inizio alle ore 17 e 30: dopo l’introduzione del sindaco Cosentino interverranno don Pino Demasi, referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro, i rappresentanti della Prefettura e delle istituzioni. Le conclusioni saranno affidate a don Luigi Ciotti.
Francesco era un ragazzo di Cittanova iscritto al Liceo scientifico, impegnato nei movimenti giovanili politici, attivista nel movimento dei disoccupati: un punto di riferimento per la sua città e per l’intera Piana di Gioia Tauro. Nel pieno di quella che è conosciuta come la sanguinosa faida di Cittanova, durante un’assemblea studentesca fece un discorso contro l’oppressione delle cosche mafiose che lasciò un segno indelebile. «Bisogna spezzare questa ragnatela che ci opprime» aveva detto Francesco agli altri studenti. Una frase che fu bene impressa nella testa delle migliaia di persone che da tutta la provincia accorsero ai suoi funerali e da quei 5000 studenti che, poco tempo dopo, marciarono a Cittanova.
"La nostra scelta – spiega il sindaco Cosentino – è lontana dalla retorica delle intitolazioni ma è allo stesso tempo consapevole dell’importanza, per una comunità che si ritrova in un territorio come quello della provincia di Reggio Calabria, dove forte è l’oppressione mafiosa e purtroppo ancora debole la risposta corale dei cittadini, di esprimere attraverso forti scelte, anche simboliche, che sulla difesa dei valori democratici non ci possono essere tentennamenti e che ognuno di noi ha il dovere di schierarsi. In un giorno che per tanti di noi ancora oggi significa dolore e rabbia per la perdita di uno dei nostri concittadini migliori, attraverso la scelta di ricordare così Francesco Vinci vogliamo produrre nuova speranza e nuova forza per un riscatto che non solo è possibile, ma è necessario e indifferibile".
La storia di Francesco Vinci è al centro di una produzione teatrale che vedrà il suo esordio lo stesso 10 dicembre al Teatro Gentile di Cittanova: “C’era un ragazzo che come noi…”, con la regia di Antonio Salines, sarà rappresentata a partire dalle ore 21, con ingresso libero.