Confagricoltura: olio extravergine, vincono le produzioni calabresi
Spiace sottolinearlo ma le decisioni assunte a livello europeo, per quanto riferite a dinamiche produttive che riguardano decine di Stati, sistemi economici diversi, relazioni economiche internazionali, rischiano spesso - ed è accaduto in passato - di travolgere alcuni contesti territoriali determinando danni consistenti alle imprese agricole.
La Calabria ha corso questo rischio, c’erano infatti tutte le condizioni per espellere dal mercato la nostra produzione di olio extravergine; in gioco c’era - tanto per intenderci - l’intera filiera olivicola di una regione, la nostra, che è seconda a livello nazionale e tra le prime in Europa.
Il rischio era determinato dal fatto che una bozza di regolamento disciplinava, modificandoli, i parametri relativi agli acidi grassi, modifiche che di fatto avrebbero messo fuori gioco l’olio prodotto dalle cultivar predominanti in Calabria, Carolea e Coratina.
Confagricoltura e Anga - la sigla che riunisce i giovani imprenditori di Confagricoltura - hanno intrapreso un’intensa azione di rappresentanza sindacale a Roma ed a Bruxelles che non ha tardato a produrre risultati; con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea del regolamento che fissa i parametri per gli acidi grassi nell’olio extra vergine possiamo dire di aver vinto una battaglia decisiva per il futuro degli olivicoltori calabresi.
I nuovi limiti, infatti, sono fissati rispettivamente a 0,40% per l’acido eptadecanoico, a 0,60% per l’acido eptadecenoico, a 0,50% per l’acido eicosenoico; ciò significa che il nostro olio extravergine è salvo e soddisfa i requisiti previsti a livello comunitario potendo, quindi, essere commercializzato come prodotto autoctono Calabrese ed IGP Olio di Calabria.
Come federazione regionale ringraziamo la Confederazione Nazionale per il sostegno ricevuto cosi come esprimiamo il nostro plauso agli eurodeputati che hanno compreso il rischio ed hanno affiancato il nostro sforzo.
Ci riferiamo a Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, ed a Laura Ferrara, unica rappresentante calabrese a Bruxelles. Ora, neutralizzato il rischio, spetta a noi il compito di costruire un sistema produttivo olivicolo più forte e coeso mettendo a frutto le opportunità offerte dal marchio IGP Olio di Calabria.