Due insospettabili ragazzi gestivano una centrale della droga, fornita la “Crotone bene”
Una coppia di ragazzi insospettabili, incensurati, ma che gestivano quella che i carabinieri hanno definito una vera e propria centrale di confezionamento di cocaina.
Venerdì notte una gazzella, agli ordini del Maresciallo Valentino Madaro, ha incrociato una macchina lussuosa che si aggirava lentamente nella zona di Sant’Antonio, a Crotone e che, alla vista della pattuglia ha tentato di cambiare strada imboccando velocemente un vicolo contromano, errore che non è passato inosservato ai militari che anzi si sono insospettiti decidendo di bloccarla e identificando gli occupanti: un ventiduenne ed una diciannovenne del posto che all’interno dell’auto avevano due dosi di cocaina. I carabinieri hanno così portato i giovani in caserma e perquisita la ragazza, negli slip le sono state scoperte altre tre dosi di coca.
Dopodiché si è deciso di controllare le loro abitazioni: in casa dei due non è stato però trovato nulla. Un particolare ha comunque incuriosito gli investigatori: alcune chiavi che il giovane aveva con se. Dopo alcuni accertamenti, intorno alle 4 di notte, si è individuato a Tufolo un altro appartamento, sfitto ed in via di ristrutturazione, della famiglia del 22enne I carabinieri sono allora entrati anche in questo locale dove hanno notato un divano molto capiente e che sotto i cuscini nascondeva un bustone con dentro 102 dosi termosaldate di cocaina, e due “cipolle” contenenti dell’altra sostanza pura. Nel totale 180 grammi di droga che, tagliati ed “allungati”, potevano fruttare una cifra vicina ai 20mila euro. Sequestrati, inoltre, bilancini, materiale da taglio e migliaia di carte per il confezionamento.
In pratica, spiegano i militari, una vera e propria centrale non solo dello spaccio ma anche dello stoccaggio e del confezionamento di cocaina, all’interno di una palazzina elegante, gestito da due ragazzi incensurati e dunque insospettabili. Gli investigatori sospettano che le dosi, data la consistenza, il peso e la qualità, fossero destinate alla “Crotone bene”, ad acquirenti cioè che possono permettersi di pagare anche 60/80 euro a dose; così come appare inquietante la supposizione secondo cui in questa centrale potrebbero essere state preparate migliaia di dosi a settimana.
I due, T.G., 24 anni, e S.C.S, 19, sono stati dunque arrestati in flagranza di reato e - su disposizione del Pubblico Ministero di turno, Luisiana Di Vittorio – sottoposti ai domiciliari. Gli arresti sono stati convalidati e, dunque, confermati i domiciliari per il 24enne, mentre per la ragazza è stato disposto l’obbligo di firma trisettimanale presso la Caserma dei carabinieri.