“Far West” a fondo Gesù, abbreviato: tutti condannati
Tutte condannate, e per un totale di quasi 90 anni di carcere, le undici persone indagate nell’ambito dell’operazione chiamata in codice “Ora di punta” e finite in arresto per mano della squadra mobile di Crotone nel gennaio del 2019 (QUI), con l’accusa di essere coinvolti nella sparatoria avvenuta proprio intorno all’ora di pranzo in una delle vie più trafficate del capoluogo pitagorico.
La decisione è arrivata nell’ambito del procedimento con rito abbreviato ed a firma del gup pitagorico Romina Rizzo che ha così condannato Massimiliano La Forgia a 15 anni e 6 mesi; Gianluca La Forgia a 14 anni; Ferdinando La Forgia a 12 anni; Umberto Vona e Luigi Mendicino a 8 anni ciascuno; Nicola De Giovanni a 6 anni e 8 mesi e Francesco Gallo a 5 anni e 8 mesi; Mario Cimino, Salvatore Santoro a 4 anni e 6 mesi ciascuno; Emilio Galea a 4 anni e 4 mesi; Bruno Todarello a 4 anni e 2 mesi.
A tutti si contestava, e a vario titolo, il tentato omicidio, il possesso di armi, la detenzione e lo spaccio di stupefacenti.
Qualche giorno dopo vennero arrestate due prime persone, Mario Cimino e Ferdinando La Forgia (QUI), dopodiché gli uomini della mobile ritennero di aver identificato anche il movente alla base dell’azione di fuoco oltre che il commando.
Secondo gli investigatori del gruppo di sparatori avrebbero dunque fatto parte La Forgia e i suoi cugini Gianluca e Massimiliano.
Indagando, però, gli agenti si imbatterono anche sulla pista della spaccio di droga in città, portando successivamente all’arresto degli altre sette (QUI).
Proprio l’attività di spaccio sarebbe stata quindi il movente dell’agguato del 9 gennaio. La tesi fu che sarebbe “esploso” un vero e proprio scontro tra due fazioni per controllare il mercato degli stupefacenti.
Scontro che sarebbe iniziato con un raid, a colpi di bastone, organizzato dai Cimino contro i La Forgia che, a loro volta, si sarebbero così vendicati aprendo il fuoco contro l’auto dei rivali.