Bonifica di Crotone, un progetto “europeo” per riqualificare la zona industriale
Riutilizzo dell’area a fini civili, e a rischio zero per i cittadini. È questa la finalità del progetto di recupero dell’area industriale di Crotone. Almeno secondo quanto riferito dall’assessore regionale all’ambiente, Antonella Rizzo, che ha disposto la pubblicazione dello Studio di fattibilità sulla bonifica della discarica a mare” con annessa “ipotesi di riqualificazione del sito industriale” della città pitagorica.
L’obiettivo intorno al quale è stata sviluppata l’idea di bonifica, “in accordo alle migliori pratiche europee sulla sostenibilità”, sostiene la Rizzo, mirerebbe a ridurre quello che viene chiamato “il turismo dei rifiuti”. “La soluzione di scavare e spostare il problema da un’altra parte – dice l’assessore - non è certo, dal punto di vista ambientale, la più sostenibile e di certo non costituisce un’opportunità per il territorio”.
“La bonifica del SIN di Crotone – aggiunge - non è una cosa di poco conto, né tantomeno può prevalere ancora una volontà ‘a non fare’ lasciando in tal modo una ferita aperta sul territorio ed un ostacolo al nuovo sviluppo”.
Nelle intenzioni il progetto di riqualificazione dovrebbe dunque essere “un’occasione più unica che rara sul territorio nazionale e potrebbe far diventare Crotone un modello virtuoso e sostenibile al pari di altre aree ex industriali, come il bacino della Ruhr in Germania, lo stadio olimpico di Londra, la Fiera di Rho, il Parco San Giuliano a Venezia che hanno avuto come obiettivo il rilancio e il riutilizzo di aree altrimenti prive di progettualità”.
La Rizzo, inoltre, si augura di poter ricevere contributi tesi a migliorare l’idea progettuale, anche per poter meglio rispondere alle esigenze locali. La proposta trasmessa anche al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, subirà ora un’istruttoria tecnica da parte degli enti competenti preposti affinché sia rispettata la normativa e le condizioni di sicurezza del sito.