C’è un testimone nell’agguato di Palmi, un poliziotto
C'è un testimone nell’agguato fatto ieri sera a Palmi il cui obiettivo era l'avvocato Francesco Nizzari, rimasto ferito, e nel quale è stato ucciso per errore l’operaio Martino Luverà. Il particolare èstato riferito da Sky. Il poliziotto testimone era con Nizzari, del quale è amico, ed insieme a lui è uscito dallo studio del legale nel momento in cui è entrato in azione l’assassino. L’agente, sentito dagli investigatori, non ha fornito particolari sulle modalità dell’agguato, che è avvenuto in una zona scarsamente illuminata. Il teste, tra l’altro, non avrebbe saputo precisare neppure se il responsabile dell’agguato era a viso scoperto o mascherato. Anche Martino Luverà era insieme ad un’altra persona, un cugino, insieme al quale si stava recando da una parente che abita poco distante dallo studio di Nizzari. La testimonianza del cugino di Luverà, anche a causa della distanza dal punto in cui si trovava l’assassino, si è rivelata poco produttiva sul piano investigativo.