In 300 oggi al funerale di Martino Luverà
Sono state circa 300 le persone che questo pomeriggio, a Isola Bona (Imperia), si sono strette attorno al feretro di Martino Luverà, l'operaio di 33 anni che, il 13 novembre scorso, a Palmi , è stato ucciso in un agguato, per un tragico errore, in quanto la vittima designata era un avvocato di 42 anni, Francesco Nizzari, rimasto gravemente ferito. Il giovane, originario della Calabria, si trovava assieme alla propria famiglia e ad alcuni parenti quando si è consumata la tragedia. Dure, nel corso dell'Omelia, le parole del parroco, don Remo Carosi, che ha affermato: "è stata spenta una luce da una persona, figlia di una certa cultura che si è voluta fare giustizia da sola. Forse la giustizia terrena metterà le mani sui colpevoli, ma quella divina le ha già messe". I tanti amici e conoscenti di Martino, fuori dalla chiesa, hanno sistemato uno striscione con su scritto "Ciao Marty, ci rivedremo in cielo". Striscione che è stato firmato dai presenti ed anche dal parroco don Remo.