Sindaco di Isolabona: Martino Luverà era un bravo ragazzo
Martino Luverà era “un ragazzo troppo buono. Sono certo che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato». Maurizio Veziano, sindaco di Isolabona (Imperia), conosceva molto bene l’operaio di 43 anni, residente nel piccolo centro dell’Alta val Nervia, freddato, ieri sera, con alcuni colpi di fucile, a Palmi (Reggio Calabria), in un agguato in cui è rimasto seriamente ferito anche Francesco Nizzari, avvocato di 42 anni. Luverà era da anni impiegato come operaio del Comune, nell’ambito di un progetto del Distretto Sociale. Si occupava della manutenzione del verde pubblico e delle strade. In paese lo conoscono tutti come una persona affabile, buona e di buona famiglia. «Viveva nel suo mondo – ricorda Veziano – non è mai rimasto coinvolto in fatti sgradevoli e appartiene a una famiglia meridionale davvero di brava gente». Martino, che viveva a Isolabona con la mamma, il papà e la sorella, si era recato a Palmi, sua città natale, per trascorrere un periodo di vacanza con la famiglia. «Ieri sera . ha detto ancora il sindaco – c'è stato un intrecciarsi di telefonate, anche da parte dei Carabinieri che volevano informazioni su Martino. Io, che lo conoscevo molto bene, sia come sindaco che come medico, devo dire che era proprio una persona lontana dalla malavita. Sono sempre più dell’idea che si sia trattato di un tragico errore».