Omicidio passionale nel cosentino, 37enne strangolata in casa
Il cadavere di una donna di 37 anni, Tiziana Falbo, è stato trovato in tarda mattinata nella propria abitazione in via Fratelli Bandiera di Settimo di Montalto Uffugo, alla periferia nord di Cosenza. A ritrovare il corpo, riverso a terra nella cucina, la madre della vittima che ha avvisato i carabinieri. Sul cadavere è stata eseguita una prima perizia medico-legale. Le cause della morte non sono ancora state accertate ma sul collo della donna sono visibili segni che farebbero pensare ad uno strangolamento. Gli inquirenti stanno ascoltando il convivente della vittima Nicola Sorgato. L'uomo, fermato casualmente per un controllo a Bologna in evidente stato confusionale, ha detto ai militari di andare a vedere nella sua abitazione in Calabria perché c'era il cadavere della convivente. Il racconto dell'uomo, però, è ancora al vaglio degli investigatori. Sorgato, infatti, ha detto di avere usato un cacciavite per uccidere la donna al culmine di una violenta lite, ma sul corpo non ci sarebbero ferite. È per questo che gli investigatori stanno valutando attentamente tutte le possibilità. La donna lavorava in un call center del cosentino. Sorgato, 50enne, pare fosse stato già sposato e con una figlia e al momento sarebbe senza una occupazione fissa perché licenziato dallo stesso call center in cui lavorava la convivente. Subito dopo il delitto, avvenuto nella serata di ieri, Sorgato ha preso la sua auto e si è messo in viaggio verso Bologna, suo comune di origine. L'uomo e la vittima avevano una relazione che durava da cinque anni e convivevano da tre.